La Società ticinese degli ufficiali durante la sua assemblea generale ordinaria svoltasti sabato 4 maggio 2024 presso il PalaCinema di Locarno ha potuto rimarcare la situazione geopolitica attuale, valutare lo stato attuale dell’Esercito svizzero e rafforzare aspetti associativi al passo con i tempi.
Alla presenza di numerose autorità politiche, militari, rappresentanti dell’economia, di club di servizio e dei soci e membri della Società ticinese degli ufficiali (STU), si è svolta sabato 4 maggio 2024 presso il PalaCinema di Locarno l’annuale assemblea generale ordinaria (AGO). Il presidente STU, colonnello di stato maggiore generale Manuel Rigozzi ha portato all’attenzione dei presenti i vari punti all’ordine del giorno che sono stati accettati in maniera analitica e concreta da parte dei presenti.
Il saluto di benvenuto è stato dato colonnello Claudio Knecht presidente del Circolo degli ufficiali di Locarno che ha organizzato e ospitato l’AGO 2024. In seguito, è intervenuto l’onorevole Nicola Pini che a sua volta ha portato i saluti quale Sindaco di Locarno e accennato al passato storico della città di Locarno e del suo ruolo negli ultimi conflitti mondiali. La parola è in seguito passata al Consigliere di Stato Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni, per un intervento molto attuale e preciso sulla situazione globale.
In entrambi i saluti è stato citato il Patto di Locarno, firmato nel 1925, il quale è stato un importante accordo internazionale che ha contribuito a garantire la pace in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale. Questo accordo prevedeva il riconoscimento dei confini occidentali della Germania, stabiliva una serie di garanzie di sicurezza reciproca tra le potenze europee e promuoveva la via della diplomazia per risolvere eventuali controversie. In sintesi, sebbene il contesto geopolitico attuale sia molto diverso da quello degli anni ’20 e ’30, il Patto di Locarno può ancora offrire importanti lezioni e spunti per affrontare le sfide della politica internazionale odierna.
Il Presidente STU, col SMG Manuel Rigozzi ha esposto la sua relazione soffermandosi sui tre seguenti aspetti:
1. Dinamiche geopolitiche e loro implicazioni
2. Stato attuale dell’Esercito Svizzero
3. Modernizzazione e futuro della Società Ticinese degli Ufficiali
Rigozzi ha più volte sottolineato l’attuale delicata situazione globale di “imprevedibilità” totale, nella quale non
è più possibile approcciarsi alla risoluzione dei problemi con dei metodi convenzionali di analisi dei rischi. L’Esercito Svizzero necessita finalmente di mezzi ed equipaggiamento moderni, completi per tutta la truppa, di una formazione adeguata che permetta impieghi tempestivi su scenari multipli e soprattutto biasima la continua erosione di risorse umane (a favore del servizio civile) che indeboliscono il già delicato effettivo delle nostre forze armate.
Un altro punto all’ordine del giorno prevedeva la modifica di molti articoli dello statuto. Modifiche volute per mantenere la Società ticinese degli ufficiali al passo coi tempi e per assodare maggiormente il ruolo federativo tra la STU e i circoli regionali nonché le società d’arma che la compongono.
Durante le discussioni finali è stato ribadito dalla sala che la situazione geopolitica internazionale è caratterizzata da diversi fattori: competizione tra potenze, tensioni regionali, cambiamenti climatici e anche da minacce non tradizionali. Per quanto riguarda l’Esercito svizzero, la Svizzera si impegna tradizionalmente in una politica di neutralità e difesa nazionale e deve essere pronto ad assolvere i compiti affidati e pronto per rispondere alle varie situazioni di minaccia. Unanime la preoccupazione per la situazione geopolitica attuale e per le “condizioni di salute” dell’Esercito svizzero che possa far fronte alle sfide future. Tutto ciò si traduce in finanziamenti importanti e tempestivi a favore dell’ultima riserva strategica nazionale, l’esercito svizzero per l’appunto.
I lavori si sono conclusi e i presenti si sono dati appuntamento alla prossima AGO prevista per il 03.05.2025 che vedrà il presidente attuale, col SMG Manuel Rigozzi, dirigere i lavori per l’ultima volta dopo sei anni di presidenza.