Succede in tutto il Ticino, probabilmente nel mondo, ma facciamo una zoomata ai paesi dove dovrebbe essere più semplice coordinare gli eventi, in particolare quando vi sono persone preposte e stipendiate per questo. Niente di tutto ciò, le varie casate nobili vogliono sempre farsi la forca una con l’altra, per poi risultare tutti perdenti. Ma non ci vuole tanto trovare delle sinergie e valutare le date e gli eventi. E non ci si venga a dire che molti eventi non si possono spostare. Se si pianificano a inizio anno, tutti assieme, e vi è la volontà di trovare una linea comune per il bene delle società del paese e per permettere alla popolazione di partecipare a tutto, bisognerebbe trovare gli accordi. Così non è! Allora a che serve stipendiare persone che non ottemperano ai compiti affidati, ammesso che i compiti siano stati affidati. Tiggiù, il paesino che noi scansioniamo come esempio negativo di come non si deve fare non è buon solo, in molti sono i paesi in questa situazione. Tutti pensano che il loro evento è sempre il più importante e con questa arroganza di organizzatori dilettanti non si va proprio da nessuna parte e alla sera vi sarà l’evento che ha vinto alla grande e quello che si lecca le ferite e normalmente chi si lecca le ferite sono quelli che pensano di essere i migliori…. Non sarebbe ora di rivedere tutta lo politica di coordinamento degli eventi? Infatti la gente è quella che è e non può dividersi, ragione per la quale certi organizzatori si fanno male da soli, per poi piangere dopo…. anche perché non sempre eventi di portata nazionale suscitano maggiore interesse delle belle e nsotrane feste di paese… (ETC/rb)