Per fortuna qualcosa è cambiato. Se tornassimo ai tempi in cui noi eravamo bambini, vedevamo il papà, che rientrato dal lavoro non faceva un bel niente, si sedeva, e la moglie, già presa con pulizie, educazioni dei figli e tanto altro, doveva pure servire il capo, perché così era e il papà era in fondo il dittatore di casa.
Purtroppo ancora al giorno d’oggi questi stereotipi esistono ancora. Allora per questi di certo la festa del papà non è la loro festa, perché il papà non è il dittatore di casa ma dovrebbe essere la persona che verso l’esterno cura la famiglia e all’interno collabora come meglio può al benessere della famiglia. Fare la spesa, fare le pulizie, sgravare di compiti la moglie e mamma, e tanto altro e potremmo continuare con il cambio pannolini, pulire le finestre, ecc. Ecco il papà che noi vogliamo festeggiare, quell’uomo di polso in casa ma che non disdegna mai di aiutare la propria compagna nel menage famigliare. Non si tratta di essere papà moderni, ma si tratta di assumersi la responsabilità di vivere in famiglia, condividere l’amore come anche le fatiche. E se il papà aiuta in maniera importante la moglie, ne trarrà beneficio tutto l’ambiente famigliare. Ecco questo per noi è il papà da festeggiare. Dobbiamo constatare come le giovani generazioni di papà siano molto collaborative in casa e questo fa loro onore.
Per gli altri, arroganti e dispotici, che perché pensano portano a casa lo stipendio, tra l’altro molte donne guadagnano più dei mariti, pensano che a loro è dovuta sudditanza. Ma che vadano a quel paese.
AUGURI A TUTTI I VERI PAPÀ, QUELLI CHE AIUTANO CHE VIVONO IL LORO RUOLO DI PAPÀ CALANDOSI TOTALMENTE NELLA FAMIGLIA.
ETC PhotoPress/RB