Il dilemma dei ministri: decidere senza ammaccare le persone che contano. Lo abbiamo constatato ancora l’altro giorno, che per le pm10 subito il provvedimento cerotto degli 80 Km/h da Melide in giù. Altro decreto immediatamente entrato in vigore, tenere la temperatura degli stabili di proprietà dello stato a 20°C e non superarli. Nessun altro intervento Interventi inutili a medio-lungo termine, solo perché non si vuole decidere una volta per tutte. Poi una folata di vento che spazza via tutto e via immediatamente questi interventi. Decisioni di questo tempo sono partorite da Ministri e alti funzionari di cui abbiamo i dubbi sulle loro capacità tecniche. Spazzate via le pm10 da qualche parte sono andate a finire, non sono sparite anzi. Il problema non è solo da Melide in giù fino a Chiasso, ma il problema è generale e si deve intervenire con soluzioni costanti e che abbiano effetto e non con cerottini che fanno ridere. Sembrano degli attori di Zelig talmente sono fuori luogo, con la differenza che a Zelig gli attori sono pagati per far ridere mentre i nostri sono lautamente pagati per risolverli i problemi e non per ridicolizzarsi loro stessi.
Allora temperatura massima di 20°C sempre non solo quando i valori sono elevati… le colonne di auto che dalla vicina penisola entrano al lavoro da noi … semplice o tre persone per auto o non si entra! Obbligare le aziende che assumono oltre il 10% di personale non residente ad organizzare a loro spese trasporti collettivi dal confine al posto di lavoro e viceversa. Queste sarebbero le soluzioni da praticare, ma naturalmente non si vuole colpire magari chi…. E intanto la nostra gente, per questa mancanza di volontà decisionale da parte di chi è stato eletto per decidere comporta costi milionari della salute dei nostri cittadini e un malessere generale. Non sarebbe meglio intervenire radicalmente per il benessere generale della gente? (ETC/rb)