Oggi alle 11’00 il sole entrava dalla finestra del mio ufficio a Faido e mi sono detto che era un vero peccato stare chiusi in ufficio quando fuori il sole scaldava. Considerando poi che i prossimi tre giorni la meteo ha indicato acqua. Ecco allora che desideravo fare una salitina non troppo impegnativa, mi sono detto, salgo ad Osco, massimo Vigera, ca. 7 km di salita. Inforco la mia e-bike, inserisco l’assistenza Eco (la minima che ti fa sudare comunque) e salgo verso Mairengo, mi sento bene, le gambe girano e su allora verso Osco, stesse sensazioni, su ancora a Vigera e qui la decisione sul da farsi. Salire verso Tarnolgio, l’avevo fatta 6 anni fa con il mio vecchio MTB o rientrare. La natura, il profumo del bosco, il sole tutto mi richiamava come per dirmi pedala e sali, lentamente ma sali. I due curvoni, totale ca 2 km sono in salita molto ripida, mantengo la ECO e salgo lentamente. Poi ancora su fino a Piano, poi non c’era più santo che teneva, a quel punto dovevo arrivare a Tarnolgio e collegarmi a Carì. Il tratto tra Tarnolgio e Carì fatto anche a piedi in mezzo alla neve, ma niente mi fermava oggi, arrivato a Carì ho tirato un sospiro e tra me e me mi sono detto, cavolo la testa c’è le gambe pure per cui lentamente nessuna meta diventa ora un ostacolo. Nel bosco, prima di arrivare a Tarnolgio, incontro uno scoiattolo che si ferma a guardarmi poi con un balzo sparisce, una volpe stessa scena e la natura. uno spettacolo a costo zero strepitoso. Dai un’occhiata all’autostrada e ti immagini questi poveretti che per una boccata di italianità si fanno colonne ad arrivare e colonne a tornare. Non li invidio anzi mi compiaccio di vivere in valle dove il tutto è ancora a dimensione umana. (Chiaro che per i giovani il lavoro è una rarità e i nostri politici, finite le elezioni farebbero bene a mantenere le promesse e non a dimenticarne come ogni volta dopo le elezioni…)
ETC/rb