30 anni fa i galoppini andavano in casa e in case a dire come votare e chi sostenere, facendo leva su vantaggi ricevuti. Gli anziani erano terreno fertile per poter esercitare il gioco del voto “imposto”.
Poi la lotta a questi Hoolingans, vuoi anche perché i giovani da dieci anni sono molto meno gestibili, anche perché i piaceri si sono rarefatti, e i giovani hanno conquistato le loro posizioni con lo studio e il lavoro. Allora i nostri parlamentari si sono dovuti chinare sul tema, proprio anche perché in questi anni la geografia partitica è molto mutata con movimenti che hanno raggiunto quote impensabili sono 20 anni fa. Poi la politica doveva procacciarsi valori e vantaggi ad personam ed ecco stravolgere il sistema delle politiche permettendo il voto senza una lista di preferenza. Questo sistema ha da una parte reso felici i movimenti e i partiti piccoli e dall’altra ha creato preoccupazioni non indifferenti ai partiti chiamati storici. Considerando come l’età delle persone sia sempre maggiormente più elevata, riempiendo case anziani e favorendo servizi a domicilio, ecco che urge un cambiamento per poter ritrovare il controllo alle elezioni. Anni fa, tanti anni fa, i segretari dei partiti, si mettevano nelle abitazioni vicine ai seggi elettorali e con il catalogo elettorale spulciavano chi andava a votare e presumibilmente anche i voti che emettevano. La crisi e la credibilità dei partiti è venuta meno in questi 8 anni, tanto che i lavori parlamentari interessano parecchio ai parlamentari anche per loro interessi incrociati, interessano ai giornali che devono scrivere ma molto meno alla popolazione che vorrebbe invece la vera rivoluzione della politica: risolvere i problemi alla base della società per la gente. In quest’ottica di disinteresse alla politica e assolutamente ai partiti, le percentuali di popolazione che si recano alle urne sono sempre minori. Naturalmente se i partiti trattassero sostanza e non forma, questo problema non sarebbe al tappeto. Invece di trovare delle soluzioni importanti ai problemi della gente, eccoti la rivoluzione: anche nelle politiche si potrà votare da casa!
Per i partiti storici, in netta perdita di velocità da una decina di anni, a causa di una loro scelta strategica di fare politica contro e non per, questa rivoluzione riporta entusiasmo e li fa sognare con riprese di quote di “mercato” fino a ieri impensate. E’ iniziato in questi giorni l’assalto alal carovana, dove galoppini, amici, politici comunali si adoperano per “aiutare” gli anziani a votare senza commettere errori. Noi abbiamo l’impressione che vi sarà la ripresa di questo sport cantonale: il galoppinaggio. Sarebbe bello se ogni volta che un cittadino si accorge di questi tentativi disonesti e assolutamente poco etici, denunciasse la persona che li attua e distrugga la scheda elettorale falsata.
Noi vorremmo beccharne solo uno per invalidare la votazione e rifare il voto facendo assumere i costi di chi è causa dell’invalidazione. Alla fine avremo dei risultati falsati, che dovrebbero stridere con le coscienze dei parlamentari eletti e delle dirigenze di partito. Se avessimo fiducia nei politici, il sistema di votazione a casa è qualcosa di bellissimo e di dimostrazione di una raggiunta maturità politica e democratica. Il non fidarsi di questi sistemi, la storia anche recente ci ha confrontati con scandali e scandaletti di politica regionale, tali da farci sospettare che questa rivoluzione sia stata voluta proprio per il motivo di cui abbiamo parlato in questo articolo. Pensare male si sbaglia ma molte volte si centra il tema.
DENUNCIATE TUTTO E TUTTI QUANDO VI ACCORGETE CHE DA UN VOSTRO PARENTE DEGENTE IN CASA ANZIANI QUALCOSA NON TORNA ….