Airolo ci crede e fa di necessità virtù. A fronte di mentalità chiuse di anni fa, quando tutto andava a gonfie vele e quando bastava sedersi e l’economia era forte, ora sedersi e guardare dalla finestra aspettando che… non funziona più. Dopo Cevio, rpimo in assoluto ora anche Airolo cerca di promuovere il territorio alla ricerca di nuovi contribuenti, famiglie, che possano aumentare il numero dei residenti e ritornare a rendere attivo ed economicamente interessante il comune. Esempio che dovrebbbe essere seguito anche da altri comuni nelle valli, magari raggruppando le energie e le risorse, per cercare di attrarre gente residente e conseguentemente anche l’economia. Un esempio e una considerazione che se Airolo ha intrapreso questa via, significa che veramente si soffre in questi tempi a mantenere viva la vita sociale ed economica del paese. E ci troviamo ancora una volta con le autorità che propongono e che sperano che la popolazione faccia suo questo proposito e con il loro parlare all’esterno dei confini, sia ambasciatore del proprio territorio. Queste iniziative sono positive e devono essere sostenute da tutti, perché il tempo di guardare dalla finestra e selezionare cio che si vuole è finito. Piangersi addosso è stato e lo è ancora oggi, lo sport preferito di chi vuole addossare le responsabilità sempre e solo agli altri, ma prendere per mano il proprio destino e quello del territorio in cui si vive è un dovere di ogni cittadino, oltre che un piacere trasmettere l’amore per dove si vive. Il problema di questi territori che agiscono in conseguenza di e non in considerazione di un futuro meno roseo.