Sabato 30 settembre, con il terzo appuntamento dedicato allo sviluppo e alle future sfide della Leventina, si è concluso ufficialmente il festival di Airolo in Transizione 2017.
Un primo pomeriggio di lavoro si era tenuto il 10 giugno a cui aveva fatto seguito la conferenza pubblica del 23 luglio con gli apprezzati interventi del professor Fabrizio Bartaletti e dell’architetto paesaggista Andreas Kipar. Il seminario di sabato è stato un incontro di riflessione e discussione, una vera una novità per il coinvolgimento e la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni di tutta la Leventina.
Durante il seminario i partecipanti hanno potuto scambiare e condividere esperienze e opinioni sulle iniziative in atto nei Comuni a sostegno del turismo e dello sviluppo, nonché valutare la possibilità di sviluppare una rete e avviare nuovi percorsi di collaborazione lanciando iniziative e progetti che coinvolgano tutto il territorio.
Anche questo terzo incontro ha messo in luce punti di forza e punti deboli delle realtà locali e ha confermato la necessità di rafforzare l’identificazione con il territorio e di far crescere, in primo luogo presso la popolazione, la consapevolezza di una Leventina ricca, variata e con molti potenziali.
Durante la discussione non sono mancate le preoccupazioni nei confronti delle tendenze centralizzatrici in atto nonché del ruolo sempre più marginale riservato alle regioni periferiche.
Un progetto in controtendenza e di grande importanza culturale, economica, sociale per tutta la valle sarebbe la realizzazione a Faido del futuro Museo cantonale di storia natura-le. Da settembre 2017 quando sono state inoltrate le candidature, a cui ha fatto seguito l’invio di quasi 4’000 firme da tutto il Cantone a sostegno del Museo nella Natura non si è sentito niente. Al fine di ribadire alle autorità cantonali il grande interesse della regione per il progetto e di ottenere informazioni sui prossimi passi, i presenti hanno concordato l’invio di una missiva all’autorità competente a nome di tutti partecipanti.
In conclusione i rappresentanti dei Comuni hanno colto favorevolmente la proposta di collaborare maggiormente nella predisposizione di materiali informativi turistici mirando, dove possibile, all’ottenimento di un’immagine coordinata comune. Un primo passo potrebbe essere la creazione coordinata di cartine o mappe dei singoli villaggi, coinvolgendo a livello locale la gente per scoprire le bellezze meno note della Leventina. Un nuovo progetto di tipo partecipativo che corrisponde bene allo spirito di Airolo in transizione che dal 2007 mira a stimolare in valle lo sviluppo d’iniziative private e favorire una mentalità più partecipativa, aperta e ospitale.