Nulla, sembra quasi che il Lugano abbia disimparato gli schemi e il gioco. Quando a 6 minuti dalla fine con 4 minuti di superiorità numerica non si riesce a fare un tiro in porta, difficile pensare di vincere con un Rappi, non eccelso ma lottatore con alcuni stranieri che fanno la vera differenza. Ci sembra di tornare ai tempi dell’allenatore svedese dove non si vedeva gioco, insomma anche Pelletier, e per noi non è una novità, risulta essere un condottiero non all’altezza, ma non l oscriviamo da oggi ma da ani. E i giocatori ne subiscono l’influenza e di conseguenza non esprimono nessun gioco. Pochissimi tiri in porta, anche Arcobello appannato nel gioco, Schlegel ha fatto quel che ha potuto e gli altri senza alcuna idea. Vedere una partita di questo livello, onestamente non merita il tempo speso. Ora una mossa, ma una vera mossa che noi vediamo in un unica possibilità, ma lasciare una squadra con tanti cavalli di razza con un condottiero non all’altezza significherebbe vanificare gli sforzi enormi della dirigenza che ha messo in campo mezzi e entusiasmo. Meritano loro, come i tifosi qualcosa di più!
Stessa sorte per un Ambri bistrattato a Davos ma che ha dato molto e tanto impegno in questo match. Questa sera il Davos era in pista, ben concentrato e sebbene l’Ambri abbia non sfigurato, alla contabilità gol è in negativo così come con i punti. Sconfitta per 3:1 e zero punti per la classifica che ora inizia a farsi preoccupante. Per fortuna non vi è relegazione né questa stagione né la prossima e questo per noi è un lato negativo per l’interesse del campionato.