Ha fatto tappa a Chiasso il progetto “Il Ricordo e la Vita – Oltre la rete”, cam-mino di memoria con cui uno degli ultimi testimoni della Shoah ha ripercorso la fuga della sua famiglia dopo l’armistizio del 1943, raccontandola agli allievi delle Medie. Un “Albero della Riconoscenza” cresce ora nel giardino delle Scuole di Chiasso.
Chiasso ha ospitato lunedì 11 settembre 2023 una delle tre tappe de “Il Ricordo e la Vita – Oltre la rete”, progetto nato in Piemonte nel 2018 volto a custodire la memoria della Shoah come testimonianza di tragedia ma anche di coraggio e generosità. Protagonista di una mattinata con gli allievi delle Scuole Medie è stato l’ottantasettenne Lucio Pardo, classe 1936, fuggito bambino con la famiglia da Bologna all’indomani dell’Armistizio ita-liano dell’8 settembre.
Dopo Bruzella, dove la giovane famiglia aveva varcato il confine attraverso la rete ripa-rando in Svizzera, e prima di Trevano, approdo dell’accoglienza dopo la fuga, Chiasso è stata inserita nel percorso in quanto sosta nel cammino della famiglia Pardo-Volli per permettere le formalità burocratiche. Lucio Pardo ha raccontato alle ragazze e ai ragazzi delle Scuole Medie quei giorni terribili, invitandoli a non dimenticare.
L’incontro con gli allievi è stato introdotto dal Sindaco Bruno Arrigoni. Hanno quindi preso la parola Gabriele Meucci, Console Generale d’Italia a Lugano, Marco Calò, Diret-tore delle Scuole Medie di Chiasso, lo storico Adriano Bazzocco, Paola Reggiani Mauric, docente; ha moderato la mattinata la scrittrice Paola Fargion.
L’evento si è concluso nei giardini delle Scuole con la piantumazione di un ulivo scelto quale “Albero della Riconoscenza”, e la posa della targa (con codice QR che descrive il progetto) con cui la famiglia Pardo-Volli ha voluto ringraziare Chiasso e la Svizzera “per l’accoglienza durante la Shoah in fuga dalla persecuzione nazifascista”.