Di esempi ne abbiamo molti in Ticino e in particolare nel calcio. Locarno, Bellinzona, già Lugano, Chiasso e via dicendo. Tanti proclami entusiasti, alte aspettative, un neo comproprietario che dichiara come un allenatore ingaggiato dal Lugano ha rifiutato offerte prestigiose di 500 mila dollari al mese! Dieci anni di grandi difficoltà e ottimi risultati durante la presidenza Renzetti che possiamo discuterne di tutto ma di fatto i risultati ci sono stati con budget limitati. Peccato che nessuna cordata vera ticinese o che non si sia fatta una colletta popolare per supportare Renzetti, chiedendo allo stesso Renzetti condivisione decisionale, si avrebbe la garanzia di continuare con un club di élite ticinese finanziato dai ticinesi. Gli esempi li abbiamo nell’Hockey; sia Lugano che Ambri Piotta hanno presidenze ricche di persone Ticinesi, che oltre alle parole, mettono i soldi, chi più chi meno, ma la vita dei club continua sempre. Noi diffidiamo sia dei soldi che delle affermazioni della nuova cordata. A Gesù bambino abbiamo smesso di crederci e speriamo di sbagliarci!
Chissà che fine faranno i nostri giovani calciatori, avranno spazio? Ticino Club? Finanze solide? ai primi insuccessi abbandoneranno tutto? Sono solo delle domande che ci vengono spontanee. Ricordiamo che solo il Lugano ad oggi giostrerà nella massima divisione e con la relegazione del Chiasso, nella serie cadetta il Ticino è assente. (ETC/rb)
Nella foto un ginepro, che non sia un ginepraio!