Postulato “Analisi dello stato di attuazione della roadmap siglata tra Svizzera e Italia nel 2015. Firmato il nuovo Accordo sull’imposizione dei frontalieri occorre valutare lo stato di attuazione globale” – SI del Consiglio federale
segnalo che nella seduta di mercoledì scorso 13 maggio il Consiglio federale ha APPROVATO un mio postulato inoltrato durante la sessione di marzo 2021 e inerente i rapporti tra Svizzera e Italia: “21.3242 POSTULATO – Analisi dello stato di attuazione della roadmap siglata tra Svizzera e Italia nel 2015. Firmato il nuovo Accordo sull’imposizione dei frontalieri occorre valutare lo stato di attuazione globale”
(https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20213242)
Richiesta:
Il Consiglio federale è incaricato di presentare un rapporto che analizzi singolarmente in maniera schematica lo stato di avanzamento dei dossier di politica fiscale e finanziaria contenuti nella roadmap siglata dai Governi di Italia e Svizzera nel febbraio 2015. Quale obiettivo il Consiglio federale mira a concretizzare il chiaro impegno politico sottoscritto dalle parti e quindi tutti i dossier contenuti nella citata roadmap.
Argomentazione:
Il 23 dicembre 2020 la Svizzera e l’Italia hanno firmato a Roma il nuovo Accordo sull’imposizione dei lavoratori frontalieri e un Protocollo che modifica la Convenzione per evitare le doppie imposizioni.
La roadmap tra i due Stati siglata nel febbraio 2015 statuiva un chiaro impegno politico in merito a diversi punti centrali delle relazioni bilaterali in ambito fiscale e finanziario. Nello specifico, oltre all’aggiornamento della Convenzione sulla doppia imposizione in relazione alla fiscalità dei frontalieri, i punti chiave da un punto di vista politico erano e restano: l’eliminazione totale della Svizzera dalle varie blacklist sancite dall’Italia e la regolamentazione bilaterale dell’accesso ai mercati finanziari per gli operatori elvetici. In aggiunta vi é la situazione inerente Campione d’Italia.
Per tutti i punti menzionati nella roadmap si era comunicato di aver fissato valori di riferimento vincolanti o disposto un piano di lavoro sull’ulteriore modo di procedere. A distanza di 6 anni è opportuno che il Consiglio federale elabori un rapporto schematico che valuti singolarmente lo sviluppo dei singoli dossier menzionati nella roadmap. Nello specifico è opportuno valutare la situazione attuale in relazione alle informazioni disponibili, alle opportunità presenti, allo sviluppo delle trattative e alla possibile evoluzione a medio termine. L’obiettivo resta quello di rafforzare la cooperazione, migliorare le relazioni tra i due Stati e sviluppare le relazioni economiche bilaterali in un clima costruttivo. La roadmap statuisce ancora oggi un chiaro impegno politico da concretizzare: a 6 anni di distanza è opportuno e legittimo fare un punto alla situazione.
Marco Romano
Consigliere nazionale PPD Ticino
Vice-Presidente Gruppo del Centro.PPD.PBD.PEV.