Ecco alcune note dell’intervento del Direttore Cc-Ti Albertoni.
Le aziende necessitano di stabilità. “La Suisse saborde la Suisse” (Silan di marzo-aprile 2014). Realtà inevitabile? No, innegabilmente vi è un uso esagerato e finalizzato soprattutto al marketing politico partitico dei diritti popolari, che, sebbene restino un pilastro fondamentale e irrinunciabile del nostro sistema, creano oggi una preoccupante instabilità. Votare ogni tre mesi a livello feder’ale e/o cantonale su questioni che rimettono in questione le strutture elvetiche ha un forte impatto sulla stabilità del sistema e crea un’incertezza dannosa per le aziende, gli investimenti e per l’occupazione, quasi indipendentemente dal risultato delle consultazioni popolari. E’ una constatazione per rendere attenta la politica alle conseguenze di certi comportamenti, non un giudizio di valore sugli esiti di quanto uscito dalle urne.
…. Come rimediare? La salvaguardia della stabilità (giuridica, politica, fiscale, istituzionale, ecc.) è l’elemento centrale per la competitività svizzera e ticinese e abbandonarlo sarebbe un autogol clamoroso. Servirebbero a poco nuovi strumenti di marketing territoriale, se poi non si possono dare certezze alle aziende indigene e a quelle che vorrebbero investire nel nostro paese. le condizioni-quadro, tanto citate, passano proprio per la certezza e la prevedibilità dell’evoluzione del paese.
Valorizzazione dell’esistente: I discorsi protezionistici non fanno parte del DNA della Cc-Ti. E’ però giusto ascoltare le preoccupazioni espresse dal territorio e le varie iniziative volte non a escludere gli stranieri ma a valorizzare le competenze che abbiamo sul territorio. Sia in termini di aziende che di lavoratrici e lavoratori. Ignorare questo aspetto alimenterebbe ulteriormente le reazioni anti imprenditori che oggi hanno effetti dannosi sulla nostra realtà. Non a caso stiamo lavorando con alcune realtà interessanti quali Sostieni l’economia ticinese, Ticino & Lavoro e il marchio Originai Ticino.
Novità importanti nella nostra attività: Sarà presto attivo un servizio di gestione e risoluzione dei conflitti fra datori di lavoro e
dipendenti, come pure una piattaforma destinata alla messa in rete di aziende alla ricerca di investimenti e potenziali investitori. Questa piattaforma si interesserà però solo ad aziende produttive di tipo industriale, già consolidate e con una struttura sana, non toccando l’ambito delle start-up, di esclusiva competenza della Fondazione AGIRE. Grazie anche alla collaborazione con la Swiss School for International Business di Zurigo (di proprietà delle Camere di commercio e detrindustria svizzere) sarà inoltre creata un’ampia offerta di formazione netl’ ambito del!’ export, con lo sviluppo di competenze specifiche in un settore nel quale mancano ancora parecchie competenze del personale indigeno. Tra l’altro, è iniziato da qualche mese un Certificate of Advanced Studies dalla LCT A (Lugano Commodity Trading Association) in collaborazione con l’omologa associazione di Zugo. Collaborazione a livello svizzero, che ha anche facilitato la creazione del!’ Associazione svizzera nell’ambito del trading. La formazione specifica è importante perché, oltre all’alto livello del corso e al fatto che sia completamente finanziata e organizzata dal settore privato, offre nuovi sbocchi professionali anche a diversi ticinesi, inseriti in un contesto formativo internazionale. Non a caso, diversi partecipanti al corso hanno già avuto contatti concreti con alcune aziende della piazza di Lugano per offerte di lavoro. E’ un importante contributo del privato allo sviluppo delle competenze della nostra piazza.
Attività correnti ; Sono pure state consolidate le altre attività come la gestione di segretariati di associazioni, il servizio d’arbitrato, la consulenza giuridica, i corsi di formazione (con corsi lunghi che portano a diversi diplomi e moduli giornalieri per la formazione continua), la consulenza per le aziende (sia quelle rivolte al mercato interno che quelle esportatrici), l’organizzazione di eventi informativi su temi disparati di stampo politico oppure dedicati alla presentazione di paesi con i quali cercare sinergie e sbocchi commerciali. Intensa è stata pure l’attività dedicata alle campagne politiche.