TT (Ticino Turismo) non solo per fare marketing ma per aiutare gli imprenditori albergatori a migliorarsi e non solo le strutture, ma con una consulenza dettagliata aiutarli a cercare di avere un buon prodotto turistico. Interessante la sinergia tra l’Uff. per lo sviluppo economico del Dip. Delle finanze e dell’economia e l’agenzia Turistica Ticinese per dare la possibilità di fare imprenditoria vera, e di cercare come razionalizzare e mettersi in gioco in maniera vincente in un settore in continua evoluzione .

Il manager, Emanuele Patelli, egli stesso anche albergatore, ha visitato ca. 100 strutture nel primo anno di attività di questo progetto su un totale di oltre 400. Sono le strutture stesse a chiederne l’intervento e forse nelle zone discoste dai grandi poli turistici, pensiamo Lugano e Ascona, questo messaggio non è stato recepito bene, come vera ed unica opportunità per poter ristrutturare la propria struttura e avere consigli per migliorare il proprio lavoro, alla luce dei continui cambiamenti, affinché l’albergatore possa dedicare sempre più tempo al cliente. Una clientela in evoluzione, che prenota tramite online, che prima di prenotare guarda mediamente 15 strutture e poi riserva. Da qui l’importanza di avere un sito fresco, leggibile ed attrattivo, perché si entra spesso in competizione con New York, o altri luoghi ben più rinomati. Elia Frapolli, dinamico direttore di ATT ci ha accolti presso il Ristorante Stella Alpina di Bedretto, una location incantevole gestita da Mauro Oliani, il quale si è rivolto anch’esso a questo servizio. Vi sono milioni pubblici a disposizione, ma quello che ci piace e che questi milioni non vengono elargiti a mo’ di premi vari o peggio ancora per semplici riparazioni. Viene effettuata una consulenza dall’Hospitality Manager e dopo aver ascoltato l’imprenditore (eroe lo chiamano in quanto chi investe ai giorni d’oggi lo è veramente un eroe) e discusso con lui sulle varie soluzioni per rendere la struttura più efficiente e rendere anche il contesto operativo a favore dei servizi alla clientela sempre prioritari al resto. La location gioca anche un ruolo fondamentale come anche la volontà di operare in rete con altri imprenditori per cercare di contenere le spese fisse, per esempio un servizio lavanderia comune, un servizio di comunicazione comune e via dicendo. Dunque soldi dati solo a progetti che hanno la valenza per contribuire al turismo vero di questo cantone. Questa soluzione ci piace veramente perché si distanzia dalle solite elargizioni ad innaffiatoio che non portano assolutamente a nulla. Consigliamo veramente gli albergatori a volersi attivare presso il manager dell’ospitalità per verificare e migliorare le proprie competenze come strutture. Una frase importante volava in sala: “Se abbiamo un buon prodotto possiamo fare un buon marketing”.

Questo progetto non è fine a se stesso ma va implementato ad altri progetti per concorrere al successo di un settore economico assolutamente importante per il nostro cantone. Si vuole prossimamente introdurre anche un lavoro sullo stimolo della cultura turistica, iniziando già dalle scuole per far crescere nuovi “eroi” in condizioni tali da poter operare con beneficio personale e per tutta la collettività. Di certo la struttura alberghiera in Val Bedretto che ci ha ospitato, ha proposto un aperitivo con stuzzichini vegani, che nulla hanno da invidiare ai classici salumi e formaggi, con del buon vino ticinese. La delicatezza del titolare, qui capiamo come essere albergatore o ristoratore è innato nel DNA, ad ogni giornalista donna, a fine conferenza e aperitivo ha donato una rosa rossa. Se partiamo da qui le premesse sono ottime. Vi indichiamo il sito dove potrete trovare tutte le informazioni necessarie: www.hospitality.ticino.ch