Fiaba africana, per tutto il pubblico, “Il gigante Lulù”
Il Festival Il castello incantato come negli ultimi anni presenta la sua anteprima il
Sabato 19 luglio ore 20 a Cardada in Pineta (in caso di brutto tempo nella Chiesetta).
Verrà presentata la fiaba africana, per tutto il pubblico, “Il gigante Lulù” interpretata da Vicky De Stefanis del Teatro dei Fauni www.teatro-fauni.ch .
In quest’occasione la Funivia per Cardada praticherà dalle ore 16 prezzi di risalita ridotti.
Anche se l’Africa è lontana, se si percorre la bella pineta dall’arrivo in quota, che si apre sui bellissimi prati ondulati Colmanicchio, sembra proprio di aver camminato dentro la capigliatura di un enorme Gigante e di essere arrivati sulla sua fronte. Se si guarda bene più in là c’è il naso e sotto…sotto dev’esserci la sua bocca vorace, stiamo attenti!
Il gigante Lulù riscritto e interpretato da Vicky De Stefanis è uno spettacolo di narrazione con canto e musica con strumenti africani. Una leggenda della Tanzania, racconta che sotto le montagne e i fiumi africani si nasconde un gigante che dorme.
Il gigante Lulù si sveglia soltanto quando ha fame e alzandosi distrugge e crea nuovi luoghi e mangia tutto e tutti quelli che per disgrazia gli si trovano vicino. Così è capitato che un giorno si è mangiato la gente di un intero villaggio. Uomini, donne e bambini mangiati dal gigante continuano a vivere nella sua pancia, ricordando con nostalgia la i lavori quotidiani, i canti e le leggende di quando vivevano all’aria aperta e cercano in tutti i modi di uscire. Escogitano un piano, ma la fuga li costringe a farsi piccoli piccoli, trasformandosi in un nuovo popolo: i Pigmei.
Il pubblico è invitato a partecipare direttamente a quest’avventura, dentro e fuori dalla pancia di Lulù, in compagnia dei buffi personaggi della foresta. Narrazione accompagnata da canti e strumenti africani dal vivo, adatto anche ai più piccoli.
Il castello incantato trasforma ogni anno le più belle piazze e rive del Locarnese, dando vita a giganti, mostri e streghe, a principesse e fate, ma soprattutto ad eroine ed eroi che vivono per noi e chissà dentro di noi in un mondo fantastico. Lo dipingono in modo ironico, divertente e a volte un po’ inquietante. Burattini e marionette sono in compagnia di danzatori, musicisti e acrobati che, come succede da molti secoli, parlano lo stesso linguaggio antico ed attuale, a volte senza parole, dell’arte popolare. Al Castello Visconteo una nicchia di micro teatro, dove il tema diventa poetico-filosofico: “quanto ognuno è burattinaio del proprio destino”. Gli artisti, provengono da Svizzera, Italia, Canada, India e Spagna. Anche in questo caso in ogni comune è prevista una sala in cui presentare gli spettacoli in caso di cattivo tempo, tutti gli spettacoli sono gratuiti.