La deputazione ticinese la spunta a Berna: il Ticino può prolungare facilmente i contratti normali di lavoro per lottare contro il dumping salariale
PLR in prima linea sulla riforma delle pensioni 2020, sull’applicazione dell’art. 121a e sulla strategia energetica 2050
La sessione autunnale alle Camere federali è stata calda, e non solo dal profilo meteorologico. Diverse decisioni hanno un forte impatto sul Cantone Ticino. In tema di mercato del lavoro, è stata accolta la modifica che consente il prolungamento facilitato dei contratti normali di lavoro che fissano un salario minimo: uno strumento utile alla lotta contro il dumping salariale. In tema di controllo dell’immigrazione, la linea definita e sostenuta con chiarezza e coerenza dal PLR ha finito col prevalere: miglior controllo dell’immigrazione senza mettere in pericolo gli Accordi bilaterali con l’UE, necessari per la prosperità svizzera. Il gravoso tema della riforma delle pensioni, legato all’invecchiamento della popolazione, ha visto il PLR proporre con successo un terzo modello: pensionamento a 65 anni, nessuna riduzione delle rendite e finanziamento equilibrato per I e II pilatro fino al 2030. Infine il PLR ha sostenuto a maggioranza la svolta energetica, votando il primo pacchetto di misure della strategia energetica 2050.
Approvata la revisione della legge federale sui lavoratori distaccati: buona notizia per il Ticino
Questa modifica prevede una procedura agevolata per il rinnovo dei Contratti normali di lavoro (CNL) e l’innalzamento delle sanzioni da 5’000 a 30’000 franchi. Per il Ticino questa modifica rappresenta un passo avanti compiuto nell’ottimizzazione delle misure d’accompagnamento alla libera circolazione delle persone in perfetta linea con il controprogetto all’iniziativa del Mps “Basta con il dumping salariale in Ticino!” approvato dal popolo ticinese il 25 settembre scorso.
Una soluzione realizzabile senza mettere in pericolo la prosperità della Svizzera
Per l’applicazione del voto del 9 febbraio 2014, il Consiglio nazionale ha accolto la proposta del PLR di una preferenza indigena “light”. Questa proposta concede ampio spazio di manovra ai Cantoni di frontiera come il Ticino (art. 17d bis “Misure correttive nell’ambito dei permessi per frontalieri”). Quest’articolo consente di introdurre la clausola bottom-up del Cantone Ticino nell’Ordinanza del CF e disporre dunque di una risposta articolata e concreta alle pressioni sul mercato del lavoro. Ciò consente, in uno spirito federalista, di agire laddove vengono riscontrati problemi.
Una risposta alle sfide che minacciano il nostro sistema di previdenza
Il PLR vuole garantire la fiducia dei giovani nel sistema pensionistico, sanare l’AVS e consolidare le casse pensioni. Dato l’invecchiamento della popolazione e il gran numero di persone (baby-boom) che giungerà ora in pensione, s’impongono importanti correttivi. Accanto al modello proposto dal Consiglio federale e a quello definito nel settembre 2015 dagli Stati, ora anche il Nazionale ne ha elaborato uno proprio. C’è dunque convergenza sugli obiettivi: pensionamento flessibile tra 62 e 70 anni, età di riferimento per tuti a 65 anni, nessuna riduzione delle rendite, finanziamento sicuro fino al 2030 e adeguamento del sistema alle nuove forme di lavoro a tempo parziale (dove le donne sono molto rappresentate).
Si spiana la strada per la politica energetica e climatica e per la competitività della piazza economica svizzera
Il PLR è soddisfatto del primo pacchetto di misure proposto per trasformare progressivamente, entro il 2050, il sistema energetico svizzero. Questa trasformazione fissa obiettivi ambiziosi per un abbandono dell’energia nucleare. Aumentando la quota di produzione indigena, si diminuisce la dipendenza svizzera dalle importazioni di energia.
Il chiaro sostegno del PLR al credito quadro di oltre 26 miliardi di franchi per la ricerca e l’innovazione, nonché alla modifica delle legge sui politecnici federali per avviare una facoltà di medicina in Ticino, ha confermato il ruolo chiave che il gruppo liberale radicale alle Camere federali sta assumendo in questa 50. legislatura.
Il PLR ticinese si rallegra di contribuire con i suoi esponenti a rendere possibile in Svizzera e in Ticino un futuro prospero e sicuro.