E siamo al dunque. Con le votazioni comunali del 18 aprile alcuni non hanno ancora votato e si presenta un’occasione d’oro per mandare a casa o non eleggere chi da troppo tempo mastica politica o peggio ancora partitica. Alcuni municipali hanno capito di andarsene dopo oltre un ventennio di politica, vuoi forse perché si rendono conto dei danni, a volte, che hanno causato alla popolazione. Altri che erano stati allontananti dalla politica, grazie al loro nome e conoscenze tentano di rientrare dalla finestre nei vari municipi o consigli comunali. Gente che da oltre 20 anni è in vari consigli comunali e vuole essere nuovamente votata. Guardiamo in faccia alla realtà; di questi personaggi ne facciamo volentieri a meno. E non votate liste di partiti, perché daremmo in mano elementi ai partiti per prevaricare il popolo.
Guardiamo qualche esempio di santini “io sono presente”, “per il futuro”, “Per una Belli più bella”, “vediamo di darci una mossa”, “Per Biasca con testa e cuore”, “per un paese con più imprenditorialità” e potremmo continuare all’infinito con queste frasi vuote di senso e senza alcuna propositività. Non ho quasi mai sentito un politico nella sua campagna elettorale che abbia ammesso eventuali errori, chiedendo scusa, o che proponga soluzioni concrete. Di solito quando certi sindaci dopo tanti anni se ne vanno dal potere è perché sono talmente intelligenti di capire i loro danni e che se non “mollano” verranno a galla e ci farebbero una figuraccia. Avete sentito un politico che ci dice cosa vuole fare concretamente per la scuola, per la mobilità, per il lavoro, per la sanità, per il mondo lavorativo, per gli anziani, per l’ambiente… NO, MAI NESSUNA SOLUZIONE. Ci chiedono il voto sulla base di promesse non ben definite. Non abbiamo bisogno di questi personaggi, molti tra l’altro dipendenti pubblici che non hanno nessuna idea delle problematiche della classe operai che non sa se domani avrà ancora il lavoro, che promettono e le uniche eventuali soluzioni sono a favore di una classe dirigente stessa.
Siamo alla sfiducia completa di un sistema intrigato e caramelloso che non decide e se decide, decide di non decidere. Vorremmo gente ai vertici della dirigenza nei nostri comuni che abbia entusiasmo, sia preparato e non sia alle dipendenze della pubblica amministrazione. Vorremmo giovani inesperti, donne operaie, artigiani, commercianti, disoccupati, gente in invalidità e assistenza che venissero eletti. Avrebbero entusiasmo, si darebbero la pena di approfondire i temi della gente normale, saprebbero di cosa parlano e probabilmente troveranno soluzioni vere per gente in difficoltà. Tutto il resto è pappa e ciccia che non porta niente alla popolazione. E di promesse da anni ne sentiamo e sempre vengono disattese, colpevolizzando noi popolo di non essere proattivi e non impegnarci per una società migliore. Ma per favore… liberiamoci di zavorra che per anni ci hanno solo maltrattato con qualche zuccherino per renderci meno amara una vita durissima, creata da una classe dirigente vecchia, fine a se stessa e che non ha mai deciso a favore della popolazione e di chi veramente ha problemi, creati da un sistema economico e sociale portato al collasso proprio da politici che non hanno visto più lontano del proprio naso.
Votare senza lista di partito, votare pochissime persone, giovani, operai, donne gente che vuole impegnarsi per la gente portando soluzioni vere e vincenti. Abbiamo un’occasione unica per fare pulizia di zavorra …
(ETC/rb)