Venerdì 29 settembre si parla d’arte. Il Monte Verità propone un workshop di una giornata sul tema del Perturbante e un incontro con Pietro Rigolo, che presenta in anteprima la mostra dedicata ad Harald Szeemann, che verrà inaugurata il prossimo 5 febbraio a Los Angeles per poi arrivare a Berna, Düsseldorf, Torino e New York.
Venerdì 29 ottobre il Monte Verità propone una giornata intera per gli amanti dell’arte. A partire dalla mattina alle 10, si parte con il Workshop dedicato al perturbante, organizzato in collaborazione con il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona. L’evento, nell’ambito della mostra Arte e Perturbante allestita a Casa Serodine dal 29 settembre al 12 novembre, presenta una discussione tra professionisti di diverse discipline che si interrogheranno sul ruolo del Perturbante nell’arte e, più in generale, nella cultura contemporanea. Gli spaesamenti, il conflitto di identità e di linguaggi, il senso di familiarità ed estraneità, il virtuale e il fisico, il buono e il cattivo, l’armonico e il disarmonico, tutti concetti che caratterizzano il momento storico attuale, verranno trattati da relatori di grande prestigio del mondo accademico. Viana Conti, giornalista, critica d’arte e curatrice, Francesca Rigotti, filosofa, docente di Dottrine Politiche all’Università della Svizzera Italiana di Lugano, Riccardo Bernardini, psicoterapeuta e segretario scientifico della Fondazione Eranos, Massimo Pastorelli, musicologo e compositore, ci accompagneranno in un percorso interessante e pieno di spunti per comprendere un concetto che sempre più caratterizza l’espressione artistica attuale, così come la società stessa.
Parte del workshop sarà anche la Lettura scenica “24 ORE” con l’attrice milanese Marika Pensa che recita il testo di Mario Perniola, filosofo e già docente di Estetica all’Università di Tor Vergata di Roma, pubblicato nel catalogo della mostra “Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea”, svoltasi nel 2016 al Museo di Arte Contemporanea di Roma.
Grande attesa anche per l’incontro delle 18,30 con Pietro Rigolo del Getty Research Institute di Los Angeles, che presenterà in anteprima la mostra Harald Szeemann: Museum of Obsessions , che verrà allestita il prossimo febbraio a Los Angeles per poi arrivare in Europa, tra la primavera e l’autunno, alla Kunsthalle di Berna, alla Kunsthalle di Düsseldorf e al Castello di Rivoli. Parte della mostra, la ricostruzione di Grossvater: Ein Pionier wir wie del 1974, verrà poi presentata all’Istituto Svizzero di New York nel 2019.
Rigolo, dal 2013, è archivista al Getty Research Institute, dove è conservato l’archivio Szeemann ed é uno dei curatori di questo progetto che ricostruirà la cinquantennale attività di Harald Szeemann, attraverso materiale d’archivio quali appunti, corrispondenza con artisti, fotografie, poster, materiale audiovisivi e cataloghi insieme ad opere d’arte e libri d’artista provenienti dall’archivio privato del curatore e da altre collezioni. Un vero e proprio viaggio nella memoria attraverso il lavoro di un curatore che ha ridefinito il modo di realizzare mostre nel XX secolo. Il Ticino ricoprirà un ruolo siginificativo nell’esposizione, in cui verrà presentato il lavoro di Szeemann per la salvaguardia della storia e del lascito artistico e architettonico di Monte Verità, e di Elisar von Kupffer. Una sezione della mostra sarà dedicata alla ricostruzione di Grossvater: Ein Pionier wir wie, mostra che Szeemann dedicó a suo nonno Étienne Szeemann nel 1974. Oltre al catalogo, è prevista la pubblicazione della prima antologia di scritti del curatore in lingua inglese.