Uno degli argomenti più “caldi” verso la votazione sulla nuova legge sui giochi in denaro del prossimo 10 giugno è certamente quello del blocco che sarà imposto, se il testo proposto dal governo e votato dal parlamento sarà accettato, ai siti di gioco illegali. Il blocco previsto per accedere ai siti Internet illegali è infatti indispensabile, da un lato per proteggere la popolazione e, dall’altro, per garantire che i proventi dei giochi in denaro siano devoluti a scopi di pubblica utilità come peraltro imposto dall’articolo 106 della Costituzione federale.
I promotori del referendum contestano questo blocco agitando lo spettro della censura di Stato. In realtà, non avrebbe senso obbligare le Società di lotteria e le case da gioco svizzere al rispetto di requisiti severi e al prelievo di tasse, se contemporaneamente su Internet si può accedere e sfruttare un’offerta enorme e incontrollata di giochi in denaro. Si stima che siano ben 250 i milioni di franchi che ogni anno escono dalla Svizzera e vengono sottratti alle opere di pubblica utilità.
Gli operatori online illegali basano gran parte delle loro attività in Paesi offshore, quali Malta, Gibilterra, Antigua e altri, quindi non offrono alcuna protezione dal gioco patologico, dal riciclaggio di denaro e dalla truffa. In Svizzera non pagano imposte, né tasse destinate a scopi di pubblica utilità.
Anche l’argomento che la Svizzera diventerebbe una sorta di “Paese oscurantista” è poco sostenibile, perché i blocchi di accesso sono una misura ampiamente diffusa. Sono già in vigore in numerosi paesi quali Francia, Italia, Spagna, Danimarca, Belgio e sono previsti in Portogallo e Norvegia.
Ogni anno, in Svizzera, attraverso i giochi d’azzardo viene raccolto circa un miliardo di franchi, che viene impiegato in gran parte per aiutare lo sport, la cultura e gli eventi. Respingere la nuova legge sui giochi in denaro significa anche rinunciare a questo importante sostegno ad attività di pubblica utilità. Vale la pena fare un salto nel vuoto?
Sebastiano Gaffuri
Granconsigliere PLR