Non vogliamo assolutamente entrare nel merito della questione o della linea giornalistica condivisibile o meno. Di certo un giornale che porta (portava) un punto di vista con angolazione diversa. Ci spiace, tantissimo, per quei colleghi che conosciamo e anche per quelli che non conosciamo. Rimanere a casa senza lavoro è drammatico e non deve succedere nella nostra società. Ma che almeno, è qui non capiamo, che si prepari le persone ad una situazione a venire drammatica. E proprio dalla curia che non ci aspettavamo questo atteggiamento imprenditoriale senza cuore che è di regola di appartenenza ad altre imprese che finalizzano la redditività come unica loro giustificazione.
E non spetta a noi assolutamente dare un giudizio sul come e il perché, l’unica cosa che ci fa male è vedere persone che lavorano, lavoravano, in maniera encomiabile per garantire al giornale l’uscita nei tempi giusti. Lo sappiamo tutti che il giornalista non lavora le canoniche 8 ore, ma possono essere 12 e con ogni probabilità senza neanche chiedere supplementi di ferie e di soldi.
Anche avviare oggi una campagna di sostegno finanziario al giornale ha poco senso. Bisogna avere un progetto innovativo, elaborarlo velocemente, che possa permettere di vedere un futuro sicuro e solido, se non per tutti almeno per alcuni giornalisti, limitando al massimo i danni alle persone. E pensare che Papa Francesco nelle sue omelie continua ad affermare che il lavoro è la dignità dell’uomo. Vedere a cielo sereno questi provvedimenti fa male, molto male. E non ci si venga a dire che solo ieri si è saputo. Prima di depositare i bilanci, di regola molti mesi prima si sa e si fanno valutazioni. Era solo correttezza verso chi lavora, i lavoratori, essere trasparenti e aver dato a loro la possibilità di guardarsi in giro per evitare il buco nero. Niente di tutto questo… la nostra solidarietà a tutto il personale che si trova da “tutto a nulla” senza alcun piano sociale e senza alcuna sensibilità verso i lavoratori.
E con i miracoli, monsignor Vescovo le famiglie non mangiano…. (Roberto Bosia, dir. ETiCinforma)
In caso di campagne finanziarie e di progetti innovativi giornalistici validi atti a salvaguardare i posti di lavoro, i nostri media ETiCinforma, sia online che cartacei, metteranno a disposizione gratuitamente tutto lo spazio necessario. Questo possiamo garantirlo!