Lo chiamiamo un gesto audace, perché lo è di fatto. Trenta anni fa quando salii a Faido, dalla città, i miei amici di allora mi chiesero se avessi avuto un buon paio di scarponcini di montagna, con ironia. Ad oggi non è cambiato molto nella mente generale delle persone. Sembra quasi che vivere nelle valli sia un atto di brutale trasgressione verso i tempi moderni. Sono il primo a dire che nelle valli siamo mal gestiti con autorità ancora un pochettino, mi si permetta il termine, retrograde. Ma forse anche questa poca apertura verso il mondo e la globalizzazione rende queste terre ancora attrattive per una vita sana e in pieno benessere. In questi ultimi decenni tutto è cambiato, e forse anche per colpa dei nostri amministratori che hanno visto poco più oltre la siepe, ma se parliamo di qualità di vita allora proprio il paragone verso i grandi centri lo vince con un cappotto tondo la regione delle valli. Non vogliamo qui elencare cosa manca e cosa non funziona, questione di tempo e molti amministratori che hanno monopolizzato la vita politica di questo ultimo ventennio se ne andranno, evviva(!), ma sottolineiamo i punti positivi che dovrebbero far ragionare chi pensa di essere “più” perché abita in città.
Prendiamo Faido come esempio (forse il paese più ben messo rispetto altri)
- mobilità libera
- mezzi pubblici fantastici all’interno del paese e anche fuori
- commerci interessanti (3 grandi magazzini e piccoli negozietti specializzati)
- servizi sanitari sul posto con medici, farmacie e quant’altro (anche se l’ospedale non fa più testo)
- per gli anziani case di riposo secondo gli ultimi dettati della buona vita
- tanto, ma tanto verde che permette un’aria sana (stazione turistica per chi soffre di problemi delle vie circolatorie – perché non puntare su questo turismo)
- tempo libero variato con molte possibilità di svago
- passeggiate nella pineta con possibilità di grigliate
- campi di sci e pista pattinaggio coperta per l’inverno, passeggiate, sport estremi ed altro per chi vuole a casa sua divertirsi
- affitti meno cari, vita meno cara
- si va al bar in ciabatte e non in cravatta (rientra nella qualità di vita)
- gastronomia variate per ogni borsino e legata al territorio di appartenenza
- asili, scuole e opportunità di apprendistati
- parco giochi tra i più ampi del cantone ai piedi di una cascata che nulla ha da invidiare ad altre citate anche nel cantone…
Raga, potremmo continuare…. Oserei affermare che chi si trasferisce a Faido (come in altri comuni delle valli superiori) non fa un gesto audace ma compie un atto di amore verso se stesso e i suoi cari!
Per invogliare molti cittadini che in questi giorni di canicola sono nervosi, irascibili, non possono spostarsi per il traffico, insomma vivono male l’estate, che ci facciano una pensata, anche l’autorità comunale dovrebbe metterci del proprio. Pensiamo facilitazioni fiscali, aiuti alla costruzione primaria, aiuti alle famiglie e una cosa tra le più importanti: vai al bar e non sei isolato, familiarizzi con tutti e diventi uno di loro, questo socialmente significa molto.
Allora fate un atto di amore verso di voi e i vostri cari e salite a vivere nelle valli superiori.