L’UDC Ticino prende atto con piacere della decisione del popolo di Losone, di respingere la proposta di utilizzare per ulteriori tre anni la caserma quale centro per rifugiati. Con 1’498 NO e 1’218 SI, oltre il 55% dei votanti si è chiaramente espresso contro la proposta caldeggiata dal Municipio e dalla maggioranza del Consiglio comunale e, pur avendo la votazione solo un carattere consultivo, l’UDC Ticino si aspetta ora che la maggioranza quest’ultimo – e in particolare i consiglieri comunali UDC – che aveva sottoscritto l’appello alla popolazione a favore del progetto, la confermi nel pieno rispetto della democrazia. Sarebbe del resto assurdo ostinarsi su una decisione contro la quale, forti dell’appoggio della maggioranza dei votanti di oggi, gli oppositori lancerebbero verosimilmente il referendum.
L’UDC Ticino si rallegra di questo netto verdetto del popolo, che – non ne avremmo mai dubitato – condivide quindi le critiche e l’insoddisfazione nei confronti dell’assurda politica buonista, e alla lunga suicida, adottata dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga in materia di rifugiati e di migrazione in generale.
Essa prende anche atto della bocciatura del progetto di Parco nazionale del Locarnese da parte di sei degli otto comuni coinvolti. Verosimilmente, i cittadini votanti hanno visto nel progetto più inconvenienti che vantaggi, e non hanno mancato di esprimerlo in un sano esercizio di democrazia diretta.
Per ciò che concerne i due temi in votazione federale, UDC Ticino non può che riportare e condividere il commento del partito nazionale, che recita:
“L’UDC prende atto dell’accettazione della legge sui giochi d’azzardo da parte della maggioranza delle cittadine e dei cittadini. D’ora in avanti delle offerte svizzere di giochi e di casino saranno ammesse anche su Internet. Il rigetto chiaro e netto dell’iniziativa “moneta intera” da parte di popolo e cantoni era prevedibile. Il paese delle banche Svizzera e la sua moneta stabile non sono un campo di sperimentazione monetaria.
Le cittadine e i cittadini erano perfettamente coscienti della dura concorrenza cui è soggetta la piazza finanziaria svizzera di fronte agli altri centri finanziari del mondo. In questo contesto, l’iniziativa popolare “moneta intera” ha preoccupato non soltanto le banche e gli investitori, ma anche i votanti. La Svizzera non è confrontata con alcun problema fondamentale in termini monetari e di creazione di moneta. Non si cambia una squadra che vince, devono essersi detti molti votanti, che hanno quindi respinto l’iniziativa. Dopo la crisi bancaria del 2008, la Confederazione ha adottato diverse misure legislative e rafforzato il controllo degli istituti finanziari, per ridurre il rischio di una nuova crisi.
Il popolo ha accettato la legge sui giochi d’azzardo. L’UDC si rallegra delle nuove misure adottate a protezione dei giocatori contro la dipendenza dal gioco e per impedire il riciclaggio di denaro e le truffe. Essa si aspetta ora, come è stato promesso, che il prodotto dei giochi d’azzardo sia destinato a progetti d’interesse generale e all’AVS/AI. Essa ricorda, tuttavia, che il SÌ del popolo non è un invito a imporre delle censure su Internet e a bloccare i concorrenti stranieri. Non passa mese senza che si discutano o si preparino in Svizzera nuove restrizioni su Internet (per esempio, la legge sulla protezione dei dati, sui diritti d’autore, revisione della legge sulle telecomunicazioni, booking.com, Uber, Flixbus, ecc.). Dei blocchi o delle ostruzioni della rete Internet non sono un buon mezzo per proteggere il mercato nazionale dalle offerte creativa, semplici e a buon mercato di produttori in linea stranieri. Queste misure di censura isolano il mercato e ostacolano l’innovazione.”
UDC Ticino