In vista della votazione federale del 28 febbraio 2016, il Comitato “SI” conferma la necessità di un risanamento completo del tunnel autostradale. Ricorda che il traffico merci potrà trarre bene- fici dalla Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA) al più presto dal 2021 via, e che la NFTA non può comunque sostituire un collegamento stradale. Precisa che la capacità di riserva nel nuovo tun- nel di base declinerà rapidamente, rendendo con il tempo sempre più problematico la realizza- zione di una navetta ferroviaria provvisoria quale alternativa per il traffico durante la chiusura totale del tunnel autostradale. Ricorda che per ragioni di pianificazione non sussistono riserve temporanee, e che una decisione sulla variante di risanamento si impone pertanto ora. Tutti questi elementi inducono il comitato a mettere in guardia dall’argomento secondo il quale si potrebbe anche “aspettare” e “vedere gli effetti della NFTA”. Oltre 200 varianti di risanamento sono state analizzate negli ultimi otto anni di lavoro. Le variabili dell’equazione del risanamento sono conosciute, e destinate a non cambiare. Per questa ragione invitiamo le cittadine e i citta- dini a sostenere il progetto di risanamento proposto dalle autorità federali con un chiaro SI il 28 febbraio.
Necessità di risanamento completo confermato dal rapporto USTRA
L’ultimo rapporto tecnico dell’Ufficio federale delle strade – pubblicato lo scorso 16 novembre e acces- sibile sul sito internet del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comuni- cazioni DATEC– non fa che confermare la necessità di un risanamento completo del tunnel, incluso il rifacimento della soletta intermedia. Ciò dovrà avvenire idealmente entro il 2025. E’ possibile differire il risanamento fino al 2035 al più tardi per il mezzo di costose misure provvisorie. La chiusura della gal- leria, per effettuare il risanamento, è quindi inevitabile.
Ripercussioni della NFTA sulla necessità di risanamento
In dicembre entrerà in funzione il nuovo tunnel di base del San Gottardo. Il traffico merci potrà benefi- ciare a pieno di questa opera solo dopo l’apertura del tunnel di base del Ceneri e dell’adeguamento del profilo luce a 4 metri di tutto il corridoio da Basilea a Chiasso, lavori che non saranno terminati prima del 2021. La Nuova Ferrovia Transalpina NFTA darà un contributo importante a limitare e idealmente ridurre ulteriormente il traffico merci in transito sulle nostre strade. Non potrà però in alcun modo sosti- tuire la strada: anche dopo l’anno 2020, in caso di chiusura totale del tunnel autostradale, andrebbe trovata una soluzione provvisoria per circa 900’000 veicoli pesanti e almeno 5 milioni di veicoli leggeri all’anno.
Stretta finestra di opportunità per navetta provvisoria nel tunnel di base
Le capacità del nuovo tunnel di base del San Gottardo non sono infinite, anzi: più avrà successo la politica di trasferimento dalla strada alla ferrovia, come lo auspica tutto il Canton Ticino, più treni merci percorreranno il tunnel di base. Questo riduce però al contempo la capacità disponibile per realizzare una navetta ferroviaria provvisoria quale eventuale alternativa per il traffico stradale restante durante una chiusura totale del tunnel autostradale per risanamento, fino a renderlo impossibile senza gravi disagi per i viaggiatori e il traffico merci.
L’anno 2035 è dopodomani
Entro il 2035 al più tardi il risanamento del tunnel dovrà essere terminato. Le navette ferroviarie per il traffico dovrebbero pertanto entrare in funzione al più tardi tra il 2028 e il 2031. I tempi di costruzione per i terminali a Biasca ed Erstfeld, rispettivamente a Göschenen e Airolo, sono stati stimati a 3 anni.
Überparteiliches Komitee «Gotthard Tunnel sicher JA» Schwarztorstrasse 26, Postfach, 3001 Bern Comité interpartis « OUI au tunnel du Gothard » gotthard-tunnel-ja.ch Comitato interpartitico «Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ» info@gotthard-tunnel-ja.ch
Tra il 2025 e il 2028 dovrebbero pertanto essere pronti e soprattutto approvati i piani d’esecuzione per questa variante di risanamento. Una decina d’anni per un completo ciclo di pianificazione e approva- zione dei piani per opere di questa complessità sono difficilmente fattibili, e rappresentano una grossa sfida, soprattutto se dovessero essere necessari degli espropri di terreni. Solo a titolo di confronto: la pianificazione per il centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico ha avuto inizio nel 2004. I lavori di costruzione inizieranno quest’anno, 12 anni dopo. Non abbiamo alcuna riserva temporale. Lo studio pubblicato dall’USTRA in novembre non fa che confermarcelo.
Le variabili dell’equazione sono conosciute e stabili – è ora di fare una scelta
Occorre serenamente ammettere che – dopo anni di analisi e dibattiti politici – le variabili dell’equazione sono conosciute, e destinate a non cambiare. Il primo atto parlamentare presentato a Berna sulla que- stione del risanamento risale al 2003, e dal 2008 numerosi studi specializzati hanno valutato oltre 200 possibili varianti in modo approfondito. Il risultato di queste migliaia di pagine e ore di lavoro è la scelta tra due opzioni. La prima consiste nella costruzione di un tunnel di risanamento senza aumento di ca- pacità, che aumenta la sicurezza in modo decisivo ed evita al Canton Ticino un prolungato periodo di isolamento stradale. La seconda comporta una chiusura pluriennale del tunnel, durante la quale il traf- fico sarebbe trasferito su un sistema di navette ferroviarie inedito a livello mondiale, ancora da proget- tare e destinato a essere smantellato dopo pochi anni di esercizio.
Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono che la prima soluzione sia la migliore. È temerario pensare che il problema possa risolversi da solo nei prossimi anni, grazie a innovazioni tecnologiche come i veicoli autonomi, o che esista una variante di risanamento alternativa che non sia già stata analizzata e scartata. Chi invita i cittadini a non decidere il prossimo 28 febbraio, affermando che è possibile atten- dere, è quindi in errore: lo confermano il buon senso e lo studio pubblicato dall’USTRA in novembre.