Ho riflettuto a lungo sul contenuto di questa newsletter, considerando l’attuale periodo di crisi causato da Covid-19.
Voglio condividere con voi un estratto del libro “L’onda perfetta-scegli di essere felice” di Sergio Bambarén. Egli è uno dei miei scrittori preferiti; scrive in maniera profonda e ispira alla speranza e al coraggio:
….“Hai mai sentito parlare dell’uccello delle tempeste? E’ un uccellino grigio scuro chiamato anche procellaria, non più grande del palmo della mia mano. Ogni anno questi minuscoli volatili marini iniziano la loro migrazione dall’Artico, a nord delle isole giapponesi e molto vicino alla tundra siberiana, in stormi di decine di migliaia di esemplari, e sorvolano l’oceano fino alle isole del Pacifico meridionale e la Tasmania, dove nidificano durante la stagione invernale. Coprono qualcosa come quindicimila chilometri, guidati soltanto dall’istinto millenario della loro specie. Per tutto il loro lungo viaggio, frazionato in tappe fino a quattrocento chilometri, volano in formazione. Ogni membro dello stormo sa esattamente quale posizione gli compete. Gli uccelli si fermano a mangiare e riposarsi in luoghi che sono stati visitati regolarmente dai loro antenati, ma non da loro. Per lo più raggiungono quelle isole per la prima volta, eppure sanno come arrivarvi! Che cosa li guida così, a colpo sicuro su una linguetta di terra talmente sottile che perfino un aereo non sarebbe in grado di individuarla senza le più sofisticate apparecchiature radar? L’istinto, amico.
Giungono alla loro destinazione perché sanno di poterlo fare, perché sanno dove stanno andando. E la straordinarietà dell’uccello delle tempeste non finisce qui. Il bello viene quando lo stormo di migliaia di uccelli raggiunge le calde isole tropicali del Pacifico meridionale, volando insieme ala contro ala, alla velocità di oltre trena nodi. All’improvviso, senza una ragione apparente, in pieno volo, lo stormo si disperde nel giro di pochi secondi. Alcuni terminano il loro viaggio alle isole Figi, altri in Nuova Caledonia, altri ancora virano alla volta delle isole Cook e della Tasmania. Per qualche motivo a noi incomprensibile, sanno di essere arrivati. E invece di fidarsi di occhi che non riescono a scorgere terra in nessuna direzione, si affidano al loro istinto e ciascuno segue l’unica rotta che è giusta per quel singolo uccello. L’individualità riemerge solo alla fine del viaggio…”
Mi guardò, e con quel sorriso che avevo imparato ad ammirare tanto concluse: “La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.”
State in buona salute e ci vedremo poi, in natura…
Tanti saluti
Kathrin Knupp
ProLeading Trainer
Specialista del personale APF
+41 78 628 11 18
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Il cavallo come trainer di vita…per una qualità di vita migliore.