Se prima scrivevano lettere con le loro opinioni ora hanno intensificato l’attività dello scrivere, con lettere lunghissime, noiose il più delle volte, non rendendosi conto che la gente legge sempre meno, e meno nel dettaglio. Non diciamo che questa superficialità nel leggere sia positivi, assolutamente no, ma a volte quando leggiamo le lettere che ci vengono inviate in redazione, pensiamo tra di noi che stanno sparando un sacco di panzane, oppure che ogni loro intervento ha un secondo fine. Sia chiaro che noi non crediamo che siano puri e lindi e il loro fare politica sia stimolato unicamente dalla purezza del servizio allo Stato. Quelli poi che hanno la penna facile, a volte scrivono di quelle cose che non sono vere, sapendo magari di mentire. Ma la politica è questa. Ultima barzelletta quella di un deputato socialisti ticinese, impiegato nell’amministrazione cantonale, che ha voluto sottolineare ancora una volta, come il popolo non ha capito nulla e che ci penserà l’Europa a farci capire come gira il mondo… (intanto lui lo ha capito bene considerando chi gli dà lo stipendione). Oppure, ad alcuni politici abbiamo chiesto un piacere per un nostro collaboratore che stà completando un lavoro di tesi per i suoi studi; se avrebbero risposto succintamente a un questionario di 5 domande sulla disoccupazione. La risposta ricevuta da un parlamentare in odore di Consiglio di Stato: “ringrazia per l’invio delle domande Tuttavia, per ragioni di agenda … declina il vostro invito a partecipare alla vostra ricerca e/o intervista.” Questo è l’aiuto e la disponibilità verso la popolazione. Non abbiamo voluto riportare altri frasi per evitare che venga riconosciuto, non è nel nostro stile e non è lo scopo dettagliato di puntare il dito su uno o quello. Riceviamo anche interventi e interrogazioni come mozioni, sempre di più in vista dell’appuntamento elettorale, tipo che il CF operi misure contro l’entrata dei padroncini, perché fanno concorrenza sleale, considerando paghe e oneri sociali in Italia e che applicano prezzi straordinariamente bassi. Poi vediamo che chi inoltra queste mozioni sono imprenditori, che impiegano frontalieri e che non vogliono concorrenza sul territorio. Ma non siamo mica stupidi, chiaro che i padroncini rovinano il mercato, ma signori, qualcuno li chiama ….
Sbagliato sarebbe generalizzare, ma vi raccontiamo una bella storiella. Luogo e nomi di fantasia. Malcantone, un privato cittadino, ceto medio, dunque povero, stà chiedendo preventivi per ristrutturare la propria abitazione e li chiede solo ad artigiani del posto, rifiutando per un suo principio (lodevole e meritevole di premio). Un artigiano che ha presentato il proprio preventivo, tra l’altro molto ”pepato” gli chiede se gli dà un passaggio al confine perché arrivano dall’Italia a portargli i nuovi materassi acquistati.
Questo artigiano è anche un amministratore locale. Signori chiudiamo qui sulla coerenza, ma di sicuro, lo sappiamo per certo, questo proprietario di casa non farà eseguire i suoi lavori da questo artigiano. E ripetiamo, non vogliamo generalizzare, ma potremmo continuare all’infinito a raccontarvi queste storielle. Allora signori politici vogliate riprendere in mano il vostro ruolo che vi abbiamo affidato e agire per il bene esclusivo del popolo, altrimenti statevene a casa che nessuno vi rimpiange !!!