Invitato a partecipare a questa giornata di festa, in quel di Ponto Valentino. Il tragitto normale e poi emozionante per la bellezza della valle di Blenio, in particolare il tratto da Acquarossa a Ponto Valentino, dove scivolano tracce di passato che non torna, ahinoi, più. Insegne di vecchi negozi che un tempo facevano il benessere di questi paesi. Arrivi allo stand di tiro immerso nel verde, uno spettacolo. Già la mattina ben frequentato, due minuti di presentazione e ti ritrovi ad essere uno di loro. Un centinaio e più di appassionati e soci, moltissimi giovani tiratori, segno che la società ha lavorato bene. Tutti si danno del tu, donne che tirano, giovani che con entusiasmo si preparano, anziani, quelli che hanno lasciato traccia, si miscelano nei giovani e tirano anche loro. Un ambiente di amici, sano e gioviale. Il pranzo poi una squisitezza: insalatina, tartare in quantità industriale, toast e burro e per finire panna cotta, il tutto accompagnato dall’ottimo vino del Giacomo (Fasani) imprenditore edile ai tempi e vinificatore di nettare di bacco che scivola gustoso in gola. Anche lui tiratore. Ti siedi con loro, un tavolo di memoria storica della società proprio durante il pranzo gli aneddoti e gli altarini escono. Che si il vino del Giacomo a far cantare?
Incontri la Tania che ti fa vedere un 71 punti su 72, quasi il massimo. Ammette che si sente fortunata, comunque marito avvisato! Una società che dà molto spazio ai giovani, tanto che sono veramente in molti, chi ha già vinto gare importanti e chi si appresta a seguirne l’esempio. Abbiamo chiesto ad una giovane tiratrice in formazione, la Lucia se potevamo farle un po’ di foto, disponibilissima, diciottenne con un sorriso che ti ammalia. Non vi è, tra di loro lo spirito di competizione fine a se stesso, ma quella sana competizione, che li fa sentire tutti uguali appartenenti alla società. Ecco cosa ho sentito molto forte; lo spirito di appartenenza, gente di Lugano, la Maura e il suo compagno per esempio, che da anni frequentano la valle e il tiro per loro è occasione per rivedere i vecchi amici. Le ragazze alla buvette, col sorriso e sempre pronte alla battuta. Una bella giornata che dimostra come quando un comitato ci mette del proprio e fa le cose con passione, il risultato è certo, lì a vedersi. Una bella esperienza con il Fabio, vice presidente, chiamato dal suo babbo “el trota” perché non stà mai fermo, parla con tutti sorride, insomma quel giusto spirito che ti fa andare allo stand con la voglia di tirare ma in particolare quella di sentirsi coccolato a casa propria. Il che non è poco. Complimenti e grazie per questa magnifica esperienza.
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