Sulla carta è una cosa, sul ghiaccio è sempre diverso. Non di rado quando il Lugano saliva in valle coi favori del pronostico, poi l’Ambri, da brutto anatroccolo si trasformava in principessa e rispediva i bianconeri con la coda in mezzo alle gambe. Tanto per dire che un pronostico in un derby è sempre difficilissimo da abbozzare. Il fatto che 45 vittorie a testa nei derby della vetusta Valascia dimostrano come la Leventina hockeystica è tutt’altro che terra di facili conquiste. Poi il fatto che il pupillo di casa Inti sia fuori per sei settimane, per infortunio avuto durante la partitaccia di coppa contro il Bellinzona, che l’Ambri ha anche rischiato di perdere (!) non significa proprio nulla. I giocatori ci sono e di certo saranno super concentrati per cercare il colpaccio. Se vediamo con gli ospiti chi giostra, verrebbe proprio voglia di dire che non ci sarà partita, ma ancora una volta abbiamo visto come in questo campionato una sola sbadataggine costi punti in classifica e l’Ambri questo lo sa benissimo.
La solita nota sui dubbi che ci assalgono al riguardo della sicurezza. Ad Ambri non si è ancora capito che contro quei ”cretini” siano biancoblu o bianconeri, ci vuole il pugno di ferro e non dolcezza e comprensione. Ci sembra che quest’anno a Lugano lo si sia capito bene e in Leventina si speri sempre nella divina provvidenza. Ci auguriamo che la saggezza dei tifosi sia tale da far risultare il derby ticinese una vera festa e che la dirigenza leventinese non sacrifichi la sicurezza (come spesso accade) a scapito degli incassi. Una nota di lamentele che ci riferiscono i tifosi HCAP; i prezzi alle buvette sono esagerati e non giustificati al confort. Non parliamo poi dei prezzi di entrata. Forse varrebbbe la pena di rivedere la strategia e di non pensare, come si vocifera, che se vuoi l’Ambri paga e taci. Che poi alcuni consiglieri di Stato si permettano di dire che l’Ambri sia un fenomeno da sostenere per la socialità di un’intera regione, rammentiamo che in Ticino i ticinesi hanno altri problemi prioritari rispetto una pista e una squadra con 20 giocatori pagati profumatamente. A fronte di 20 giocatori lautamente stipendiati, e a volte a torto, vi sono 100mila ticinesi che non arrivano a fine mese !!!
Che sia dunque una festa dello sport e che il vincitore sia degno di una serata al tema Fair-play sia in pista che sugli spalti. Poi chi vincerà poco importa, il campionato è ancora lungo e altre sfide ci attendono….