Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le radiazioni emesse dalle antenne per la telefonia mobile possono causare il cancro. A Bellinzona molte di queste antenne sono costruite in zona residenziale o nelle vicinanze di scuole (vedi cartina tratta dal sito dell’Ufcom). Sarebbe stato meglio costruire queste antenne nelle zone meno sensibili. Il telefonino funziona comunque. L’Ufficio federale dell’ambiente raccomanda di costruire le antenne in zone sensibili solo se non è possibile costruirle nelle zone meno sensibili (modello “a cascata”). Il Tribunale federale ha confermato la validità di questa prassi nella sua sentenza DTF 138 II 173 del 19 marzo 2012, respingendo le obiezioni di Swisscom, Orange e Sunrise.
A pagina 33 di “Telefonia mobile: Guida per comuni e Città” sono indicati i dettagli del modello “a cascata” che è già adottato in alcuni Comuni della Svizzera tedesca.
La città di Bellinzona purtroppo non applica ancora questo modello.
Per questi motivi chiedo di:
1. Accogliere la mozione nel principio.
2. Inserire nel piano regolatore norme per limitare le antenne di telefonia mobile nelle zone sensibili (abitazioni, scuole,…). In particolare:
– dividere la città in zone più sensibili e zone meno sensibili
– permettere la costruzione di antenne solo nelle zone meno sensibili
– permettere la costruzione di antenne nelle zone più sensibili, solo se non è possibile costruirle nelle zone meno sensibili
3. Non più concedere permessi di costruzione di tali antenne fin che le citate norme non siano entrate in vigore.
Con la massima stima.
Sara Demir