Quale direttore di BSL AG Mathias Tromp è stato responsabile della messa in funzione della galleria di base del Lötschberg. Fino al 2013 è stato presidente del Consiglio di amministra- zione della Raplin AG, che gestisce l’autostrada viaggiante attraverso la Svizzera. L’esperto in materia ferroviaria ci mette in guardia: alla NZZ dichiara che se l’intero traffico durante il risa- namento della galleria autostradale del San Gottardo venisse caricato sui treni sarà un fiasco. La ferrovia non riuscirà a gestire la situazione.
La galleria di base NFTA non ha né le capacità e non è nemmeno strutturata dal profilo tecnico per accogliere il transito di mezzi pesanti attraverso il San Gottardo durante il risanamento del tunnel autostradale,“ scrive Tromp in un commento odierno sulla NZZ. Diversamente dal Lötschberg o dall’Eurotunnel, la nuova galleria di base NFTA ha un profilo ridotto. Camion e autobus possono es- sere trasportati nelle nuove gallerie NFTA solo con enormi rischi per la sicurezza.
„Anche in caso di una domanda media ridotta di ca 2‘500 camion al giorno bisognerebbe aggiungere dagli 80 ai 100 treni supplementari al traffico attuale – un obiettivo impossibile e contraddittorio“, dice Tromp. Impossibile perché le 2/3 tracce all’ora e per direzione non ci sono, contraddittorio perché il trasferimento del traffico deve avvenire con lunghi e pesanti treni merci e non con una soluzione tran- sitoria ed inappropriata che prevede il trasporto di camion su un breve tratto limitato.“ La galleria di base del San Gottardo non è concepita per un’autostrada viaggiante corta (Rola) con un sistema di semplice „Roll-in/Roll-out“, sottolinea inequivocabilmente Tromp.
Anche per il trasporto passeggeri secondo Tromp il piano previsto di carico delle vetture private tra Göschenen ed Airolo funziona solo sulla carta. Proprio prendendo quale termine di paragone le capa- cità e il dispendio di tempo al Lötschberg, ci si accorge che il sistema sostenuto dagli oppositori alla galleria non funziona: „ Nel caso di minimo intoppo il sistema collasserebbe ed i treni rimarrebbero fermi nel tunnel“ scrive Tromp sulla NZZ.
Il Comitato interpartitico „Tunnel al San Gottardo sicuramente SÌ“ vede confermate le proprie posi- zioni dalle chiare dichiarazioni dell’esperto in materia ferroviaria. Non vi è alcuna alternativa funzionante alla realizzazione di un secondo tunnel. Con il secondo tunnel la vecchia galleria potrà essere risanata senza lunghe interruzioni, evitando il caos del traffico. La sicurezza viene aumen- tata e la NFTA potrà dedicare la sua intera forza al trasferimento su rotaia del traffico merci trans- nazionale. Altre info clicca qui