ln una società che evolve e si trasforma, è necessario che l’ente pubblico rinnovi il proprio apparato sociale. Attualmente le criticità maggiori riscontrate e sentite dalla popolazione si focalizzano sulla famiglia e la conciliabilità con il lavoro, che sono l’oggetto della riforma. Ma anche la fiscalità evolve, sia nel nostro Paese che in un contesto internazionale e il sistema fiscale del nostro cantone deve rinnovarsi per rimanere competitivo. Questa riforma si focalizza su aspetti fiscali in cui il Canton Ticino si trova nelle ultime posizioni in Svizzera. In questo campo rimanere fermi all’ultimo posto non è un’opzione. Il patto sociale condiviso da Governo e Parlamento consiste nel portar avanti contemporaneamente i due temi a favore di famiglie, cittadini-contribuenti e aziende, per una simmetria dei vantaggi tra le varie componenti della società. In considerazione della chiara volontà espressa dal Parlamento, se una delle due componenti, fiscale o sociale, dovesse venire a mancare anche l’altra non potrà essere messa in atto.
A sostegno della riforma fiscale e sociale – in votazione il prossimo 29 aprile – è stato costituito un Comitato interpartitico, formato sia da personalità del mondo politico, sia da rappresentanti della società civile. A presiederlo, tre co-presidenti: Michele Foletti (Lega), Giorgio Fonio (PPD) e Giovanni Pagani (PLR), mentre in rappresentanza della società civile ne fanno parte Marialuisa Parodi, presidente di FAFTPlus, la Federazione delle Associazioni femminili Ticino e l’imprenditore Luca Bolzani, presidente di Sintetica SA e membro del Board di Farmaindustria Ticino.
Misure sociali innovative
La riforma introduce delle misure di politica familiare dell’ordine di 20 milioni di franchi (a regime) che favoriscono la conciliabilità famiglia-lavoro a tutto vantaggio delle famiglie, dei lavoratori e delle aziende.
sostegno alle famiglie nel conciliare gli impegni lavorativi e formativi con quelli familiari, coinvolgendo le aziende e favorendo l’accessibilità alle strutture e ai servizi anche tramite una sensibile riduzione delle rette;
sostegno alle strutture d’accoglienza extrafamiliari favorendo il miglioramento delle condizioni quadro del settore (numero di posti, qualità delle strutture, formazione e stipendi del personale);
sostegno ai familiari curanti al fine di garantire la continuità di questa forma di sostegno interfamiliare;
sostegno diretto alle famiglie attraverso un assegno parentale di 3’000 franchi che fornisca un aiuto puntuale in funzione delle mutate condizioni finanziarie dopo la nascita di un figlio o in caso di adozione.
Misure fiscali mirate
La riforma si concentra sia su aspetti fiscali in cui siamo particolarmente penalizzanti rispetto agli altri cantoni, che su puntuali misure per attrarre aziende innovative, con lo scopo di mantenere, e possibilmente incrementare, non solo il gettito fiscale ma anche i posti di lavoro:
riduzione dell’onere fiscale a carico del capitale delle persone giuridiche;
riduzione dell’onere fiscale a carico della sostanza delle persone fisiche;
incentivazione all’investimento nelle società start-up innovative.
Per rendere finanziariamente sostenibili queste tre misure e perseguire gli obiettivi finanziari decisi da Governo e Parlamento, sono previsti degli interventi compensatori quali l’inasprimento dell’imposizione parziale dei dividendi e la proroga del supplemento delle aliquote dell’imposta immobiliare cantonale delle persone giuridiche.
I due pacchetti sono legati
In considerazione della chiara volontà espressa dal Parlamento, se una delle due componenti, fiscale o sociale, dovesse venire a mancare anche l’altra non potrà essere messa in atto.
L’entrata in vigore delle modifiche legislative relative al pacchetto di misure sociali è infatti legata all’entrata in vigore delle modifiche relative al pacchetto di misure fiscali, e viceversa.
Michele Foletti, co-presidente
“Sì ad un patto tra famiglie, aziende e lo Stato per il futuro del Ticino”
Giorgio Fonio, co-presidente
“Perché a 20 milioni di franchi per le famiglie e per l’accesso agli asili nido, io dico di Sì!”
Giovanni Pagani, co-presidente
“Agevolare fiscalmente aziende innovative permette di attrarre imprese e posti di lavoro qualificati”
Marialuisa Parodi, presidente FAFTPlus
“Sì alla conciliabilità, che coinvolge Stato e imprese per valorizzare il lavoro delle donne”
Luca Bolzani, imprenditore
“Questa riforma combina in maniera equilibrata un alleggerimento fiscale con un efficace sostegno alla politica familiare”