Ogni ostacolo sul collegamento stradale tra Ticino e Svizzera interna ha conseguenze molto negative anche per il settore orticolo. La FOFT (Federazione orto-frutticola ticinese) commercia i 2/3 della produzione di ortaggi ticinesi sui mercati d’oltralpe; per questa ragione una fornitura rapida che garantisca il rispetto delle esigenze dei clienti (freschezza della merce, puntualità, ecc.) dipende strettamente da vie di transito facilmente percorribili. In particolare, ogni ostacolo al San Gottardo (code, aperture parziali, chiusure) ha l’effetto di minare la fiducia del cliente. Un ritardo occasionale nelle consegne trova sicuramente comprensione presso il cliente, ma se questi si ripetono con frequenza quasi quotidiana, allora il rischio che i grandi acquirenti della Svizzera interna si rivolgano ad altri fornitori, è concreto. Se questo accadesse, l’economia dell’intero settore orticolo del nostro Cantone sarebbe compromessa in misura irreparabile, con conseguenze negative anche sull’occupazione.
Al di là degli aspetti tecnici concernenti le varie soluzioni ipotizzate per il tunnel stradale del San Gottardo, la FOFT auspica che le decisioni che prenderà il popolo il 28 febbraio, e in seguito i tecnici e i politici, possano eliminare o ridurre fortemente gli ostacoli al transito delle merci attraverso il San Gottardo.