Il Sindacato VPOD esprime forte preoccupazione rispetto alle misure di risparmio prospettate dal Municipio di Lugano per un importo di 10 milioni di franchi entro la fine del 2026, per le quali non è stata peraltro ancora prevista una dettagliata informazione pubblica. Questo pacchetto di risparmi, che si inserisce in un più ampio progetto di risanamento, andrà infatti a discapito della qualità dei servizi offerti alla popolazione e delle condizioni di lavoro del personale. L’impressione è inoltre che, ad aggravare il quadro descritto, vi siano i metodi verticisti alla base del risanamento finanziario in atto e la mancanza di un effettivo coinvolgimento dei quadri.
Al momento, i tagli identificati dal Municipio investono già settori particolarmente delicati come la scuola, la cultura e la socialità. In ambito scolastico, viene prevista ad esempio una gravosa riduzione del contributo alla Cassa allievi della scuola media da 90 a 50 franchi, così come la soppressione di una settimana di colonia per le classi di quarta e quinta elementare. Quanto agli enti culturali si profila, in particolare, una sensibile decurtazione dei contributi al LAC (- 420’000 franchi), al MASI (- 165’000 franchi), alla fondazione per le facoltà dell’USI (- 630’000 franchi), all’OSI (- 25’000 franchi) e al MUSEC (84’000 franchi). Dal profilo del sostegno ai bisognosi, spicca invece la riduzione di 600’000 franchi per il fondo del Regolamento sociale.
Non da ultimo, la politica di non sostituzione dei partenti in corso contribuisce ad accumulare un carico crescente di lavoro sui dipendenti, a deteriorare la qualità dei servizi della Città e a castrare gli adeguamenti necessari a rispondere ai nuovi bisogni della cittadinanza. Nel solco di una logica meramente contabile, sussiste inoltre il pericolo concreto di una privatizzazione di determinate attività comunali (pulizie, manutenzione, raccolta rifiuti, decoro urbano, ecc.).
Alla luce dell’indirizzo perseguito dal Municipio, occorre pertanto cominciare a mobilitarsi collettivamente per difendere i diritti del personale nonché i servizi pubblici e parapubblici del Comune. Ricordiamo che ciò è già avvenuto con successo, ad esempio, in relazione all’Ente Lugano Istituti Sociali (che grazie all’intervento del Sindacato VPOD ha dovuto riconoscere il carovita 2024 e 2025 a tutti i collaboratori).