Ho effettuato in data 17 agosto un ordine online per acquistare un biglietto del treno a mio nipote per la tratta Faido-Desio, l’ho pagato pensando che avrei avuto un e-ticket da poter stampare e mostrare direttamente al controllore.
Immaginatevi il mio stupore quando ho visto sulla conferma d’ordine ed il dettaglio la scritta “non vale come titolo di trasporto”.
Ho subito telefonato agli uffici delle FFS, buttando alle ortiche ben 22 minuti (che sicuramente mi verranno fatturati cari anche se nella maggior parte del tempo ho sentito solo una stupida musichetta), e il signore che mi ha risposto mi ha detto che dovevo recarmi alla biglietteria di Bellinzona a ritirare il biglietto!
Faccio notare che il biglietto parte da Faido per Desio (Italia). Abitando a Dalpe devo fare Km 52.4×2 (andata e ritorno) per ritirare un biglietto per un treno che parte a 10 km di distanza da casa mia…… incongruente!
Ho chiesto se fosse possibile farmi rimborsare il biglietto ed avrei provveduto ad acquistarne un altro direttamente alla stazione di Faido. La Hotline SBB mi ha risposto che il rimborso era possibile ma che mi sarebbero state addebitate delle spese extra (che potrebbero ammontare fino al 100% del prezzo iniziale).
Ho quindi telefonato ad un mio conoscente che lavora alle FFS da molti anni e lui mi ha consigliato di stampare tutto quanto era possibile e di mostrarlo al controllore del treno, sicuramente si poteva risolvere la cosa bonariamente.
È VERGOGNOSO! Pensavo che le FFS fossero un’impresa seria ma evidentemente mi sbagliavo di grosso!
Ho stampato tutto quello che potesse, in qualche modo convalidare il mio acquisto ed ho consegnato il tutto (compresa la stampa della mail inviata al ticketshop) a mio nipote che ieri sera alle 20.19 é salito sul treno a Faido.
Fortunatamente sul treno ha trovato un controllore intelligente che ha capito la situazione e non gli ha fatto problemi, fino a Chiasso sarebbe arrivato sicuramente. Come giustamente fatto notare dallo stesso controllore, avrebbero potuto esserci altre discussioni sul treno in Italia, visto che non aveva un biglietto valido. Altro che viaggio in treno, viaggio sereno!
Trovo che sia una cosa assolutamente ridicola il servizio che le FFS fanno alle valli. Hanno chiuso tutti gli sportelli in modo da non pagare personale e non si possono nemmeno fare gli e-ticket. Poi pretendono che usiamo la ferrovia? Ho buttato un pomeriggio intero per fare un semplice biglietto e non ero nemmeno sicura che mio nipote fosse arrivato a casa!
Alla fine mio nipote é arrivato sano e salvo a casa, faccio notare che il controllore del treno italiano non ha fatto una piega, quando ha visto che il biglietto era stato regolarmente pagato non ha nemmeno chiesto ulteriori spiegazioni.
Stamane ho ricevuto la risposta delle FFS, secondo loro é colpa di Trenitalia che non permette l’emissione di e-ticket. Inoltre io avrei dovuto essere a conoscenza che la prima biglietteria aperta fosse a Bellinzona! Adesso, dovrei chiedere il rimborso, detratti Fr. 10.– per le spese. Incredibile, hanno il coraggio di chiamare questo “servizio”!
Ho replicato, facendo notare che il minimo che potessero fare é di avvisare il cliente che non avrebbe potuto ritirare il biglietto alla stazione di partenza (Faido é il capoluogo della Valle Leventina, non una piccola stazione secondaria) e questo prima di addebitare la carta di credito.
A tutt’ora non ho ricevuto risposta alla mia ultima mail, nonostante abbia avvisato che avrei divulgato questa storia.
Lettera firmata (Katia Faranda)