Questa è una opinione personale: non ho mai gradito che un rappresentante del popolo, eletto per decidere, si astenga o peggio ancora abbandoni l’aula. Ad ogni livello, sia comunale, cantonale o federale. Se ci si astiene, dopo magari aver fatto un intervento in cui esplicitamente si esprime il proprio dissenso o assenso, è segno di debolezza politica e peggio ancora incapacità decisionale e/o paura di esprimere un voto. Ogni tanto lo facciamo notare a qualche politico, e a volte riceviamo risposte che ci lasciano basiti. Tipo, “il nostro posizionamento è speciale” oppure “non è da carrozzone e da caravan serraglio”. Quando leggo queste espressioni da chi dovrebbe rappresentarci e trovare soluzioni, comode o scomode che siano,poi constato che si astiene al voto, anche magari del consuntivo, mi pervade una grande delusione. Da questi personaggi, e sono parecchi, meglio starne alla larga o meglio ancora non votarli perché occupano posti decisionali che non dovrebbero appartenere loro.
Essere rappresentanti da persone incapaci di decidere e di assumersi le proprie rappresentanze è il peggior segnale politico che un paese possa dare. Tutta gente che del popolo poco gliene fa, ma fanno i loro discorsi davanti ad uno specchio, si ascoltano loro stessi senza saper ascoltare le esigenze della gente, diciamo semplicemente vergognoso e noi, cani da guardia della democrazia, non possiamo ammettere che certi politici scaldino le poltrone per loro boria personale e forse per procacciarsi qualche vantaggio e nulla più. (ETC/rb)