Dopo anni, oltre vent’anni che si sono persi oltre un milione di pernottamenti, il turismo vede un’occhiata di sole, e subito i funzionari del turismo e i politici ad esaltarsi sui meriti di questo successo degli ultimi due mesi, non anni. Gente, i vari direttori e funzionari che si occupano di turismo, che non ha mai investito un franco di loro e che per anni, si sono aggrappati alla meteo per giustificare un marketing inadeguato e la poca vocazione turistica di questo cantone. Ora eccoli finalmente fuori a sanzionare che la loro politica è stata vincente, che il marketing mirato porta i suoi frutti. Diciamolo subito che sono gli imprenditori privati, albergatori in primis, che investono, si danno da fare per salvare la loro categoria e guadagnarsi la pagnotta. Perché si parla di pagnotta non di torte sontuose e ricche di tanta frutta. Allora a quei signori, funzionari che sono seduti su una comoda sedia e percepiscono comunque vada il loro lauto stipendio, si chiede almeno un po’ di coerenza intellettuale e che ammettano che il sole e il caldo hanno fatto la parte del leone. Quando va male, venti anni, la meteo è l’unica inquisita, quando va bene i meriti sono loro! Ma per piacere.

Il merito, se di merito si può parlare è di quegli albergatori, ristoratori, commercianti e artigiani, che ogni mattino aprono la saracinesca dei loro stabili e pregano Iddio che sia una giornata fertile e che non ci debbano mettere del loro per arrivare a pagare stipendi e quant’altro. Abbiamo un’infinità di esempi, laddove i funzionari pubblici parlano senza sapere cosa significa investire un franco di loro e che quel franco deve portarne almeno tre affinché l’operazione cammini con le proprie gambe. Direttori di turismo e animatori vari, che nel bel mezzo del turismo estivo vanno in ferie, oppure non tengo aperti i loro uffici di sabato e di domenica, che da venti anni seggono in quelle funzioni e non si accorgono che il mondo è cambiato, di queste persone per favore liberatecene. Diamo in mano agli imprenditori il marketing mirato, diamo i soldi che si spendono a vanvera, o meglio non in maniera oculata, ai privati, quelli di accertata fiducia e professionalità , che riusciranno a ritornare ai tempi che furono per la loro creatività e voglia di farne. Il turismo, forse alcuni stipendiati da enti, comuni e cantone, dovrebbero sapere che non inizia la mattina alle 9’00 terminando la sera alle 17’00 ma lavorare nel turismo, specie se si è lautamente stipendiati dall’amministrazione pubblica è una missione che dura 24 ore su 24, 7 giorni su sette e 12 mesi su 12. Altrimenti abbiamo la onestà intellettuale di dimettersi e lasciare le loro poltrone per chi del turismo ne fa la propria missione. Perché signori miei, vi sono molti imprenditori che rischiano i propri soldi per fare turismo e quelli non hanno il fine settimana libero, ma con gioia lavorano alla loro missione. Invece di aiutare i grandi gruppi per andare in Cina iniziate ad aiutare quei piccoli gruppi che organizzano eventi nel Ticino, magari in zone discoste, perché anche i piccoli eventi rendono grande il territorio. Ma forse per certi questo discorso è di difficile comprensione… Il turismo è un atto di fede con il territorio che ci ospita!
ETC/rb