Partiamo dal come mai negli altri luoghi , semplici e senza troppe pretese la gente corre a frotte e da noi sempre meno. Lasciando perdere le due grandi città Lugano e Locarno, che turisticamente si vendono da sole, vuoi anche con organizzazioni di eventi straordinari che solo loro posso e ne hanno i mezzi, ci chiediamo come mai alle nostre latitudini le cose stentano maledettamente a ripartire? E non è una questione di soldi, perché nell’alto Ticino piovono a valanga i soldi, quasi per commiserazione o forse anche per pulirsi la coscienza da parte dei centri più favoriti. Ma siamo certi che magari non sia colpa nostra che la gente non accorre a frotte, non pernotta e va nei centri, dove tutto è più caro, ma ha molte più opportunità di svago. Svago che avremmo anche nelle 3 Valli, se solo invece di parlare e assumere persone dalle funzioni “fantasma” ci si desse una mossa e assieme iniziassimo il percorso del turismo. Ultimamente siamo stati con la redazione ETC in Valtellina e ne siamo rimasti meravigliati dalla loro accoglienza. La regione bella ma niente di straordinario, o meglio bella come la nostra regione. Quanti soldi pubblici vengono investiti nelle 3 Valli e quanto ritorno arriva da questi soldi pubblici? Perché da venti annni a questa parte abbiamo nei municipi, in varie società pubbliche-private dei personaggi che hanno fatto il loro tempo e che nel tempo stesso hanno dimostrato di non essere stati in grado di fare del Turismo la nostra unica risorsa economica per garantire benessere e posti di lavoro ai nostri giovani. Così vediamo di sabato le nostre piazze vuote, i nostri ristoranti lavoricchiare e nessuna prospettiva pianificatoria turistica, sebbene i nostri comuni spendono milioni per soddisfare voglie di visibilità di alcuni noti e non noti personaggi. Ma sono soldi pubblici forse qualcuno dovrà ricordare a questi signori che il turismo non lo si fa dietro alle scrivanie, teorizzando la bellezza del territorio ma lo si fa sul campo. Eccoci forse al dettaglio se tutti gli impiegati nei vari ordini statali addetti al turismo sapessero cosa significa turismo, forse avremmo già fatto un passo avanti, e anche gli imprenditori privati respirerebbero un po’ di ottimismo. Ma fino che il turismo è usato dai politici solo per farsi belli (a chi non lo sappiamo) saremo condannati ad essere sempre commiserati e sempre più poveri. A meno che finalmente arrivi qualcuno dal di fuori che ami veramente questo bellissimo territorio e sappia coinvolgere gli attori privati per fare di una regione una grande regione attrattiva alla massa.
Ma ci siamo dentro tutti, nessuno escluso in queto malcostume: se solo ognuno di noi nei suoi ambiti tenesse d’occhio anche la tematica “Turismo” e i ristoratori come i commercianti iniziassero a coccolare il turista, forse non saremmo dove siamo … (ETC/rb)
Naturalmente ci sono le eccezioni e guarda caso queste eccezioni hanno sempre il tutto esaurito!
(600 mila franchi pubblici per i percorsi MTB; 35 ristoranti/alloggi coinvolti nelle 3 Valli; noi verificheremo se veramente metteranno a disposizione i locali e tutto il necessario per accogliere i bikers e i loro mezzi tecnici)