GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di Punti di Vista, il nuovo album del pianista e compositore sardo Alessandro Di Liberto
GleAM Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di Punti di Vista, il nuovo album del pianista e compositore sardo Alessandro Di Liberto, disponibile in formato CD e digital download/streaming dal 31 gennaio 2025 e distribuito da IRD International e Believe Digital. L’uscita sarà preceduta dai singoli L’Isola dei Giganti (10 gennaio 2025) e Tra le Vie del Borgo (24 gennaio 2025).
La Sardegna è un’isola quieta che trae ispirazione dal silenzio per vibrare all’unisono con la natura e con gli elementi che la compongono.
Sa di terra e di mare, di venti e di brezze, di cicale e di belati. A volte di boati provenienti dai poligoni militari che contrastano con l’armonia ancestrale dei campanacci delle greggi in transumanza.
In questo affresco sonoro gli strumenti a vento dialogano con l’armonioso brusio della vita e non stupisce che un linguaggio contemporaneo e in movimento come il jazz possa parlare lo stesso idioma delle voci gutturali e delle intricate polifonie delle Launeddas.
PUNTI DI VISTA è una opera discografica originale e preziosa laddove l’intuizione musicale di Alessandro Di Liberto è meritevole perché, da sardo, non traccia strade sentimentali già percorse ma si immerge con poesia nel paesaggio utilizzando strumenti non tradizionali che mettono quel lembo di terra incastonato nel Mediterraneo in relazione con il mondo.
Attraverso le dieci tracce di questo intenso lavoro egli pone l’accento sul ruolo della musica nella società nonché sul valore dei territori inducendo così una riflessione sul presente e sul futuro del pianeta.
Lo fa scavando in profondità in una terra granitica e basaltica che diviene un sasso lanciato nel Mediterraneo con la complicità del contrabbassista Sebastiano Dessanay e del batterista Roberto Migoni che, con grande sensibilità ritmica e armonica, contribuiscono a completare il periplo sonoro ed emozionale intorno all’Isola.
Ma è la voce del sax di Laura J Marras a sorprendere. Per la sua liricità e per la sua idea di sound al femminile che rimanda ai grandi altosassofonisti post-bop nonché alle nuances poetiche e visionarie di John Coltrane.
Se l’ascolto della musica è sempre un punto di vista questo lavoro supera l’aspetto percettivo per incamminarsi su binari che conducono ad un presente di fronte al quale non si può stare in silenzio.
Soprattutto in un’isola come la Sardegna che, dagli albori dell’uomo, esegue sinfonie millenarie scritte dal maestrale.
Questo splendido disco contribuisce ad arricchirne la caleidoscopica libreria emotiva.
Paolo Fresu
Punti di vista è il racconto di un viaggio musicale attraverso i luoghi più suggestivi della Sardegna: un’isola ancora in parte incontaminata dove la bellezza della natura è capace di evocare stati d’animo forti e indelebili.
Dai diversi paesaggi che la caratterizzano, è nata un’ispirazione che ha portato alla realizzazione di 10 tracce originali che richiamano vari elementi naturali: l’eco dei forti venti marittimi, la maestosità di un tempio antico, le spiagge di riso, il colore cristallino del mare, i borghi colorati e le alte torri dalle quali ammirare una terra antica, dal fascino misterioso, in cui il tempo sembra essersi fermato.
Vento di Mare: ci troviamo a Castelsardo, un luogo incantevole posto al centro del Golfo dell’Asinara, al nord della Sardegna. Sulla cima del promontorio, oltre alla vista mozzafiato spira un forte vento che, insieme allo sconfinato orizzonte, suggerisce una melodia eterea che si muove sopra una lunga struttura armonica disegnando delle onde sonore.
Spiaggia di Riso: Sabbia costituita da minuscoli sassolini di quarzo e mare azzurro, in uno scenario mozzafiato del golfo di Oristano. Di fronte ad un simile panorama che può definirsi altamente evocativo, si rimane sbalorditi e vengono suggeriti alla mente dei frammenti melodici che si ripetono, volteggiando liberamente sulle strutture superiori degli accordi.
Verde e Azzurro: sono i colori tipici dei mari più belli della Sardegna, suggeriti questa volta dal paesaggio inconfondibile di Scivu: un tratto di spiaggia di pochi chilometri, tra i più caratteristici della Costa Verde. Non facile da raggiungere, forse per questo ancora più affascinante. La calma e la bellezza di questo luogo suggeriscono un andamento ritmico pacato e costante, con una tavolozza armonica assai varia e una melodia molto fitta, che si muove sopra quest’ultima.
L’Orologio del Tempo: non ci troviamo questa volta in un luogo in particolare, ma abbiamo nella memoria un lungo viaggio svolto in Sardegna e ci fermiamo così a ripercorrere mentalmente tutte le tappe principali, lasciandoci pervadere da una sensazione che in qualche modo le accomuna tutte: ci troviamo in una terra secolare dove la bellezza della natura incontaminata è presente quasi ovunque e dove ogni elemento naturale scandisce lo scorrere di un tempo che avanza con grande lentezza.
Pan di Zucchero: ci si può considerare molto fortunati quando si beneficia del privilegio di poter assistere al tramonto alla visione dell’imponente roccia di Pan di Zucchero, posta a pochi metri della bellissima insenatura di Masua, nell’Iglesiente. Un monumento roccioso naturale baciato dal mare e dal sole, elementi dei quali questa piccola montagna marittima riflette le tonalità di colore. La pace che inevitabilmente deriva da questa visione si riflette in musica con un andamento lento, armonie dissonanti e una melodia basata su ampi intervalli, quasi a voler abbracciare la più ampia estensione possibile.
Sulla Torre: ci troviamo ora a Barisardo, nel territorio dell’Ogliastra, che si trova nella zona centro-orientale dell’isola. La piccola torre di Barì si erge su un promontorio roccioso posto sulla zona costiera (fu costruita dagli spagnoli come roccaforte difensiva contro le incursioni dei pirati saraceni) e definisce la spiaggia circostante in maniera molto caratteristica. Echi di battaglie svolte su un luogo così incantevole hanno dato luogo ad una composizione medium swing, andamento ritmico basato su una costante spinta ritmica che sottolinea la dinamicità di quelle battaglie.
Riviera di Corallo: il viaggio prosegue, per arrivare alla città di Alghero posta sulla costa nord occidentale. Questa zona della Sardegna è conosciuta per le barriere coralline dal colore rosso acceso, dalle quali traggono origine gioielli e ornamenti, sin dall’antichità. Il corallo è una fonte di ispirazione, un elemento vivo che induce una sensazione di leggerezza e profondità al tempo stesso. Nella musica questo si traduce con un tempo veloce dall’andamento binario, accordi semplici, una melodia giocosa e una linea di basso che fa da leitmotiv per tutta la durata del brano.
Tra le Vie del Borgo: si giunge così presso uno dei borghi più suggestivi della Sardegna: la città di Bosa. Questa ci colpisce da subito grazie al suo Castello medioevale e alle sue variopinte costruzioni, che creano degli scorci davvero caratteristici. Impossibile non rimanerne affascinati e non trasferire nella musica alcune delle sensazioni insite in questo borgo: colori armonici, frasi musicali ben distinte e collegate, in un ritmo ternario lento e scandito da cui viene quasi naturale lasciarsi trasportare.
L’Isola dei Giganti: si tratta di sculture molto antiche, ritrovate nella penisola del Sinis e ritrovate in tempi abbastanza recenti. I giganti di Mont’e Prama, così denominati, sono dunque delle statue ricomposte di cui sono stati reperiti i vari frammenti e rappresentano figure di guerrieri che alimentano la leggenda dell’esistenza in Sardegna di uomini colossali, nell’antichità. In musica, questo è stato tradotto con una ritmica molto cadenzata, su cui si dispiega una melodia dal sapore ancestrale.
Tempio di Antas: uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna è proprio il Tempio di Antas, situato nei pressi della comunità di Fluminimaggiore. Un Tempio punico-romano, più volte restaurato, che venne iniziato a costruire già a partire dal V secolo A.C. e di cui possiamo ammirare le rovine. Il suo carattere ancestrale accende subito la fantasia di un compositore, che inevitabilmente si pone in uno stato di massima contemplazione. Ne scaturisce un brano dall’andamento lento e cadenzato, con degli accordi abbastanza semplici e una melodia che si appoggia spesso su delle note tenute.
Personnel
Laura J Marras: sassofono contralto
Alessandro Di Liberto – piano & synth pad
Sebastiano Dessanay – contrabbasso
Roberto Migoni – batteria
Tutte le composizioni sono scritte ed arrangiate da Alessandro Di Liberto
Recording Data
Registrato ad agosto 17, 18, 19, 2023 al SounDream Studio – Selargius (Cagliari)
Ingegnere del Suono: Antonio Ferraro e Alessandro Corrias
Mixing & Mastering: Marti Jane Robertson
Artwork: Sara Deidda
Grafiche: Studio Clessidra
Prodotto da GleAM Records
Stampato in Italia 2024
Numero di Catalogo AM7032
EAN 8059018220339
PRESS
“His touch is exquisite, his technique impeccable. The sound has a cerebral quality combined with an organic loveliness. These reflective moments, concerning the permutations and overlappings of fragrant arrays of petals and life-giving stamens ,can serve both as soothing background music or deep, alone-in-the-darkness listening with undivided attention to the sounds.
Dan McClenaghan – AllAboutJazz US
“La recente uscita discografica del pianista Alessandro Di Liberto riscrive in maniera molto personale e originale il repertorio degli standard, approdando a un risultato sonoro fresco e contemporaneo. I brani diventano un pretesto per sviluppare il dialogo dei tre strumenti, esaltato dalle dinamiche intense e dai pregevoli spunti ritmici.“
Eugenio Mirti – Jazzit Magazine n. 64
“Ian Shaw sicuramente non ha bisogno di presentazioni: è uno dei migliori vocalist maschili di jazz al mondo. Interprete raffinato e profondo che riesce a modulare la sua voce in maniera tale da trasformare anche una pop song in un pezzo di jazz vissuto e swingante (She’s leaving home). In questo suo ultimo lavoro intitolato Integrity si fa accompagnare da un trio di alto livello composto da Alessandro Di Liberto al pianoforte, qui anche in funzione di arrangiatore (Alone Again), Tommaso Scannapieco al contrabbasso e Enzo Zirilli alla batteria ed agli arrangiamenti (Smile).”
Flavio Caprera – Jazz Convention
“Joe Locke’s creativity was mirrored and supported by a superb rhythm section in which Sardinian pianist Alessandro di Liberto’s fingers appeared to be an extension of Locke’s mallet-bearing hands, such is the pair’s compatibility, and bassist Darryl Hall and drummer Alyn Cosker swung and rocked in tandem with muscle and subtlety in equal proportion.”
Rob Adams – The Herald (Scotland)
“Il pianista si esprime attraverso un eloquio sobrio, rarefatto, denso di pathos. Il pianismo di Di Liberto è colmo di spirito narrativo e descrittivo, impreziosito da alcuni improvvisi e godibili guizzi cromatici. Di Liberto dà vita a un discorso improvvisativo che spicca per una musicalità colta, nonché per una sensibilità interpretativa degna di nota. Orientato verso una direzione che guarda al contemporary jazz, dalle colorazioni europee, Tesoro di Carta è un disco totalmente (e scientemente) scevro di pleonastici orpelli, concepito con il nobile intento di catturare l’attenzione tramite l’immediatezza dell’impatto emozionale.“
Maya Erika – Note in Vista
ALESSANDRO DI LIBERTO
Biografia
Nasce a Cagliari e si perfeziona nello studio del jazz all’estero, iscrivendosi al corso di pianoforte jazz presso il Koninklijk Conservatorium (L’Aja), luogo dove conseguirà il diploma nel 1998 sotto la guida del pianista olandese Rob Van Kreeveld.
A partire dal 2004 lavora continuativamente in qualità di docente di Pianoforte jazz, Arrangiamento jazz e Tecniche dell’Improvvisazione presso il Conservatorio di Cagliari P.L. da Palestrina (dal 2014 al 2018 sarà in servizio presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari).
Ha inoltre insegnato per 9 anni consecutivi all’interno dei seminari invernali di jazz a Nuoro sotto la direzione artistica di Paolo Fresu.
Registra diversi album interamente a suo nome, alcuni dei quali vengono prodotti da etichette importanti come la italiana Philology (Memorie di Standards, 2011) e la etichetta americana Art of Life (Four Jazz Suites, 2014), con Rosario Giuliani special guest ai sassofoni. Sono inoltre presenti altri due importanti lavori discografici autoprodotti: Tonalità Naturali (2002) registrato a Milano, con Emanuele Cisi ai sassofoni e Clima di un’estate (2008), quest’ultimo registrato ad Amsterdam in compagnia di Erik Vloeimans alla tromba, Hein Van De Geyn al contrabbasso e Hans van Oosterhout alla batteria. Tutti questi lavori contengono brani di sua composizione. Del 2019 è inoltre l’album: Tesoro di carta, registrato in duo con il bassista pugliese Antonello Losacco.
Tra le varie collaborazioni, spiccano sicuramente quella con il progetto Songshine a nome della cantante italiana Francesca Corrias, prodotto nel 2012 per la S’Ard Music. Il progetto vede la presenza del sassofonista Stefano D’Anna e del cantante belga David Linx, che appare in un brano come special guest.
Inoltre va sicuramente menzionato il sodalizio musicale con il vibrafonista americano Joe Locke, con il quale si esibisce al Glasgow Jazz Festival nell’estate del 2016, assieme a Darryl Hall al contrabbasso e Alyn Cosker alla batteria, oltre ad un importante broadcast andato in onda nello stesso anno per la BBC.
Altra collaborazione importante è quella con Peter Erskine alla batteria, Erik Marienthal ai sassofoni, Neil Percy alle percussioni e Jasper Somsen al contrabbasso. Con questo gruppo si esibisce nel 2018 al Teatro Comunale di Mogoro, per il Multiculture Festival assieme all’Orchestra da Camera della Sardegna. Tutti i brani sono da lui interamente scritti e arrangiati per quintetto jazz e orchestra d’archi.
Collabora inoltre con il cantante gallese Ian Shaw, con il quale registra l’album “Integrity” che esce nel 2020 per la Abeat records, con Enzo Zirilli alla batteria e Tommaso Scannapieco al contrabbasso. Il progetto è più volte ospitato al Bflat club di Cagliari, al Pizza Express di Londra, al Folk Club di Torino e al Teatro Verdi di Salerno. Dal 2023 è uno degli artisti impegnati nel progetto Insulae Lab, progetto promosso da Paolo Fresu. Dello stesso anno sono le esibizioni al Teatro Santa Croce di Berchidda, all’Off beat Music Club di Malta, e alla Casa del Jazz di Roma, svolte in duo con il tastierista Seby Burgio.
Sempre nel 2023 si è esibito in piano solo all’interno della importante rassegna “Jazz per le terre del sisma” a L’Aquila, rassegna che ha ospitato alcune tra le migliori realtà jazzistiche italiane attuali.
Nel corso della sua carriera, oltre agli artisti sopra citati ha avuto modo di suonare in maniera più o meno continuativa con innumerevoli altri esponenti del panorama jazzistico nazionale e internazionale. Tra questi ricordiamo: i trombettisti Jon Faddis, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Luca. Aquino, Fulvio Sigurtà, i sassofonisti Klaus Gesing, Massimo Carboni, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Tino Tracanna, Julien Lourau, i cantanti Fay Claassen, Kevin Leo, Imaani, i chitarristi Wim Bronnenberg, Bebo Ferra, Angelo Lazzeri, i batteristi Francesco Sotgiu, Daniele Russo, Roberto Gatto, Daniel Garcia, i contrabbassisti Sandro Fontoni, Nicola Cossu, Salvatore Maiore, Pippo Matino, Dario Deidda, Gulli Gudmundsson, Paolino Dalla Porta, Christian Weber, la violinista Anna Tifu e tanti altri.
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