PROTOCOLLI DURATURI PER TUTELARE LE SCUOLE ARTISTICHE
Il Comitato SAT (scuole delle arti sceniche ticinesi) prende posizione sulla nuova ordinanza Covid in vigore da lunedì scorso
Per il terzo anno consecutivo le scuole artistiche del Cantone tornano a doversi confrontare con misure d’emergenza straordinarie varate dalla Confederazione per contrastare la diffusione della pandemia. Con questa nuova ordinanza comunicata venerdì 17 dicembre dal Ministro Alain Berset, a partire da lunedì 20.12 tutti gli allievi che abbiano almeno 16 anni e che non siano vaccinati o guariti (Regola del 2G) hanno dovuto interrompere la loro formazione artistica. Non è infatti più sufficiente presentare l’esito negativo di un test rapido, come avveniva in queste ultime settimane.
Inoltre, per i corsi ove non sia possibile utilizzare la mascherina (corsi di canto, cori, musical), è ora richiesto il certificato 2g+ per tutti gli allievi over 16.
Il Comitato SAT, pur capendo che la situazione non sia facile ed essendo conscio che delle soluzioni vadano trovate, deplora il fatto che siano sempre le stesse categorie a dover subire le maggiori conseguenze di queste decisioni e, purtroppo, nonostante qualche aiuto cantonale ricevuto, sono sempre di più le scuole artistiche che rischiano di dover chiudere definitivamente la propria attività.
Purtroppo alcune hanno già dovuto interrompere la loro attività in seguito a queste nuove direttive da seguire.
Ricordiamo che sono decine di migliaia gli allievi di tutte le età che seguono un percorso formativo artistico in Ticino (teatro, danza, musica e canto, musical) e centinaia sono gli insegnanti assunti regolarmente dalle scuole del Cantone.
E’ stato davvero molto difficile per noi direttori comunicare, soprattutto ad allievi minorenni ancora non vaccinati, che da lunedì non avremmo più potuto farli entrare in classe per seguire le loro lezioni, obbligandoli così ad interrompere la loro formazione.
Non essendo il vaccino obbligatorio, riteniamo che presentare un tampone negativo fatto nelle ultime 24 h prima della lezione era più che sufficiente per garantire loro il prosieguo del loro percorso didattico e garantire una buona sicurezza a livello di piano di protezione sanitario delle scuole.
Troviamo inoltre “pericoloso” dover discriminare questi ragazzi che ad oggi non hanno voluto o potuto vaccinarsi privandoli oltre che della formazione anche dell’importanza aggregativa e sociale che rappresentano per loro la frequentazione di una scuola d’arte.
Questa nuova ordinanza mette oggettivamente in ulteriore difficoltà le scuole artistiche anche da un punto di vista economico ed essendo già state duramente colpite in questi anni molte di queste, soprattutto le più piccole, sono ora a rischio chiusura.
Anche per gli insegnanti non vaccinati la situazione non è facile. Nonostante non esista un obbligo vaccinale, dall’ordinanza sembra emergere che presentare l’esito di un tampone negativo non sarà più sufficiente per garantire loro la certezza di poter insegnare. In tal senso aspettiamo una comunicazione ufficiale da parte delle autorità competenti, chiedendo per ora a tutte le scuole delle arti sceniche di a gli insegnanti il Certificato 3G.
Allo stato attuale delle cose, pare che con l’attuale Ordinanza, lavoratrici e lavoratori con statuto da indipendenti (cioè che non abbiano un rapporto di lavoro dipendente con la scuola) debbano sottostare alla regole del cosiddetto 2G senza eccezioni e che pertanto coloro che non sono vaccinati non possano esercitare l’insegnamento.
Attualmente siamo in contatto con le associazioni nazionali di categoria e con l’UFSP per chiarire questo aspetto che se confermato potrebbe risultare discriminatorio.
Qualora venisse confermato che gli insegnanti non in possesso del Certificato 2G non possano insegnare, sarebbe il primo caso in Svizzera dove una categoria deve obbligatoriamente vaccinarsi per lavorare. Ci chiediamo se ciò e legalmente possibile.
Come accaduto da marzo 2020 siamo e saremo sempre pronti a far la nostra parte per tutelare la comunità, ma sarebbe per noi davvero di vitale importanza che le autorità federali e cantonali (in tal senso il Comitato SAT è pronto a sedersi con il DECS attorno ad un tavolo per cercare proposte e soluzioni) mettessero a punto dei protocolli duraturi che possano tutelare il prosieguo della nostra attività didattico-formativa anche perché, se cosi non fosse, rischieremo di avere una generazione di giovani che non avranno potuto fare arte (e/o sport) e un cantone con molte meno scuole artistiche.
COMITATO SAT
Sottoscrivono questo comunicato stampa le seguenti scuole delle arti sceniche:
– Centro Artistico MAT
– Pop Music School
– Teatro d’Emergenza
– Ashkenazy Ballet Center
– Area Danza
– New Style Dance
– Agorà Teatro
– FreeBeat DS
– Diamonds Dance Company
– MOPS_DanceSyndrome
– SDI Lugano
– Tango Academy 1881
– Centro di Danza Rosa de Fuego
– Scuola Danza e Vita
– Scuola Arte del Movimento e del Respiro
– Macondo Danza
– Teatro dei Fauni
– Life Area Concept
– Centro Danza Manuela Rigo
– Scuola Danza Lybera
– Laboratorio Danza Michela Gagliardi
– Scuola di Danza Maria Salvini
– Studio Starbene
– Fit & Gym
– Osa!
– Backstage Dance&Fitness
– SDI / Scuola di Danza Ingrid Locarno