I riassunti della 6a e della 7a giornata al Festival del Film Locarno.
La sera dell’undici Agosto, in Piazza Grande è stato conferito il Premio Raimondo Rezzonico a Nansun SHI. La produttrice è stata introdotta sul palco spiegando quanto i produttori lavorino dietro le quinte, ma coraggiosamente e instancabilmente: sono in fondo loro a permettere la nascita di un film. In particolar modo, la donna, nata a Hong Kong, ha lavorato per la celebre casa di produzione Studio Cinema City e in seguito, ha fondato con il coniuge la Film Workshop Co. Ltd.
A seguire, sul prestigioso palcoscenico è stato invitato il cast del film da li a poco proiettato: “à La Vie”, letteralmente una celebrazione, un brindisi alla vita.
A recitare in questo film, basato su una storia vera, anche l’attrice Julie Depardieu, figlia del celebre attore francese Gerard.
Bella, delicata e sottile, Julie è arrivata a Locarno indossando un vestito molto femminile e dotata in un sorriso che trasmette serenità e bontà d’animo.
Nel film interpreta una giovane donna che sopravvive alla deportazione con poetica leggerezza e il desiderio di non tradire mai chi ama. Perfettamente calata in un film riesce ad essere quasi una favola, nonostante il dolore del quale narra.

La serata del dodici Agosto si è invece aperta, nelle parole dispiaciute di Carlo Chatrian, con un saluto al grande attore Robin Williams, rinvenuto morto nella sua casa, nella notte scorsa (ora Svizzera); si sospetta per suicidio, in seguito alla depressione della quale soffriva da tempo. Poche e semplici, poiché probabilmente, sarebbe facile scivolare nella banalità.
Nessun accenno piu’, invece, perlomeno in piazza, alla rinuncia al premio e alla programmata lezione di cinema del regista polacco Roman Polanski, a causa delle infuocate polemiche suscitate dalla propria presenza al festival del cinema. La risposta ufficiale del direttore della rassegna è reperibile sul sito ufficiale www.pardo.ch
Si è entrati nel merito della settimana serata della manifestazione, con l’elenco ufficiale dei premiati nella categoria Open Doors 2014, dedicata quest’anno al cinema proveniente dai paesi anglofoni e lusofoni dell’Africa sub-sahariana :
Open Doors Grant 20’000 CHF
I Am Not a Witch di Rungano Nyoni, Zambia/Francia
Open Doors Grant 20’000 CHF
The Train of Salt and Sugar di Licinio De Azevedo, Mozambico/Portogallo
Open Doors Grant 10’000 CHF
Faraway Friends di Teboho Edkins, Lesotho/Sud Africa
Menzione speciale Open Doors
Territorial Pissings di Sibs Shongwe-La Mer, Sud Africa
Prix ARTE International Open Doors 6’000 EUR
I Am Not a Witch di Rungano Nyoni, Zambia/Francia
Prix CNC 7’000 EUR
The Train of Salt and Sugar di Licinio De Azevedo, Mozambico/Portogallo
Dopo la carellata di registi, con rispettive motivazioni e consegne dei premi, è giusto il momento piu’ atteso della serata: l’invito sul palco all’attore italiano Giancarlo Giannini.
Presentato come uno dei migliori attori della penisola, ottimo interprete di ruoli comici, come drammatici e melodrammatici, è stato accolto da un grande applauso.
A lui è stato conferito il premio Excellence Award Moet & Chandon.
Gli è stato chiesto se oggi un giovane rischi piu’ fatica a diventare attore. Giannini ha risposto che “Il digitale ha reso tutto piu’ difficile, benché certamente favorisca la creazione di sogni, immagini ed effetti. Come diceva già Fellini diversi anni fa, per lui il cinema era morto già allora! Ma l’attore resta colui che ‘con il movimento incide l’ambiente, e con la voce incide l’aria’… Che vuol dire tutto e niente, ma rende l’idea di questo mestiere da svolgersi sempre con grande pazienza e passione!”.
Le recensioni.
Concorso internazionale.
PRIMA MONDIALE.
DOS DISPAROS, regia di Martin Rejtman
Argentina, Chile, Germania, Paesi Bassi, 2014
Colore, 104′
Con Susana Pampin, Rafael Federman, Benjamin Coelho.
Il gesto incomprensibile di un sedicenne, che ad un certo punto smette di tosare il prato di casa, e si chiude in camera per spararsi due colpi alla testa con una pistola scovata per un caso fortuito, porta tutto un nucleo famigliare e annessi a riconsiderare i rapporti tra i membri.
Il ragazzo sopravvive al suo gesto, ma uno dei proiettili non è mai ritrovato dai medici che lo operano e alimenta in lui, come in una mitizzazione del proprio gesto, l’idea che si trovi ancora nel suo corpo e che gli conferisca curiose e inusitate capacità.
Mentre il giovane cerca di dare un significato speciale alla propria sopravvivenza, tutti insieme partono per una vacanza marina, dove le distrazioni che impediscano una reale e profonda comunicazione, come i cellulari, sono bandite dal capo famiglia…
Retrospettiva Titanus.
I MAGLIARI, regia di Francesco Rosi
Italia/Francia 1959, B/N 116′
con Alberto Sordi, Blinda Lee, Renato Salvatori.
Un giovane toscano approda in Germania, con il sogno di una vita rispettabile, fatta di lavoro e guadagno onesto. Purtroppo inserirsi non è semplice come pensava e quando la disperazione lo sta sommergendo, fa la conoscenza di uno spavaldo connazionale che gli da una mano e lo introduce alla vita mondana del posto. Il nostro fa cosi’ la conoscenza di donne apertamente libertine e moderne, come in Italia molto probabilmente ancora non erano; e soprattutto di una, della quale si innamora. Scoprirà che mettere da parte il desiderio di un amore genuino, improntato ai propri valori e lontano da loschi interessi, non è per lui affatto semplice. Film vagamente amaro, quando ancora si pensava che alcune situazioni non potessero riguardare gli italiani.
Proiezione in piazza.
PRIMA MONDIALE
à LA VIE, regia di Jean-Jacques Zilbermann
Francia 2014, colore 104′
Julie Depardieu, Suzanne Clément, Johanna Ter Steege.
Hèlène, Rose e Lili sono piu’ che amiche: sono sopravvissute aiutandosi ad Auschwitz…
Di questa recensione si occupa ufficialmente, per il giornale, la collega con la quale divido i film.
Ne scriverò una mia versione sulla mia pagina Facebook, per rendere onore ad un bellissimo film.
Concorso Cineasti del presente.
PRIMA MONDIALE
LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO, regia di Simone Rapisarda Casanova.
Canada/Italia 2014, Colore 95′
con Pacifico Pieruccioni, Alexander Auf der Heyde, Siria Battelli.
Toscana. Si tratta di una pellicola a metà tra il documentario e la finzione, che si snoda tra la narrazione, la messa in scena di momenti storici del luogo e il dialogo aperto tra giovani e anziani.
Il contatto con la natura, il lavoro manuale e canti e usanze popolari fanno da sfondo all’Europa che si affaccia e si fa largo ovunque, stravolgendo le certezze centenarie di una cittadinanza.
Pacifico ha visto la luce dopo l’ultima guerra e i racconti sui partigiani e i loro massacri, danno un senso alla sua identità e a quella dei suoi corregionali.
Cosa debbono aspettarsi dal futuro i suoi nipotini?
Concorso Cineasti del presente.
PRIMA INTERNAZIONALE, OPERA PRIMA.
NAVAJAZO, regia Ricardo Silva
Mexico 2014, Colore 75′
Richard Lewis, Amador Granados, Star Kelly.
Messico. Tijuana è una città zeppa di violenza, prostituzione e droga. Difficile ritagliarsi momenti di normalità e speranza. Il regista, in un racconto visivo a metà tra la recitazione e il documentario, nel suo viaggio si addentra totalmente nella realtà dei suoi abitanti e di alcuni “personaggi” emblematici e altamente rappresentativi. Filma tutto, non risparmiandoci nulla. La sopravvivenza e la lotta per essa, può ridurre qualunque essere umano allo spettro di se stesso. Ma vivere è l’unica cosa che conti.
Proiezione in Piazza Grande.
THE HUNDRED-FOOT JOURNEY, regia di Lasse Hallstrom
USA 2014, Colore 124′
con Helen Mirren, Om Puri, Juhi Chawla.
Hassan Kadam è un ragazzino nato in una famiglia che da generazioni coltiva con passione l’arte della cucina e del gusto. I sapori addirittura lo mandano in estasi! Per questa ragione, diventato un giovane adulto, decide di diventare cuoco a sua volta.
Dopo che la sua famiglia ha inaugurato con successo diversi ristoranti di successo nel Paese natio, egli decide che è ora di fare lo stesso in Europa e parte cosi’, con tutta la famiglia, alla volta del sud della Francia.
Il giovane ha dalla sua “solo” tanta passione e sperimentazione ma non il cosiddetto “pezzo di carta”. Riuscirà a sconfiggere i pregiudizi e a dimostrare le proprie capacità?
Film piacevole e variopinto, dove la cucina diventa soprattutto un ponte tra culture, come si auspica che sia.
La fotogallery della serata dell’11 Agosto:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.757655200959076.1073741902.141679852556617&type=1
(Mi rammarico di non avere foto mie della serata del 12: causa tempo incerto, non ho capito tempestivamente dove attendere la premiazione).
Articolo e foto di Monica Mazzei
Addetta stampa eventi
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monica.mazzei.eventi@gmail.com