Un polo tecnologico del Bellinzonese con un’industria ferroviaria e spazi per aziende innovative
L’obiettivo è realizzare un polo tecnologico innovativo grazie ad una rinnovata presenza industriale delle FFS in Ticino e grazie a un parco tecnologico per aziende e start up. Il progetto vuole garantire sul lungo termine posti di lavoro qualificati per le future generazioni. Grazie al nuovo progetto industriale le future officine – pensate come le più moderne di tutta Europa – si potranno gettare le basi per realizzare un polo industriale che garantirà posti di lavoro interessanti. Alla proposta si lega la recente affiliazione del Ticino alla Greater Zurich Area, collaborazione promossa dal DFE e dal suo direttore Christian Vitta.
Il momento è di quelli importanti. In questa settimana, in occasione di una conferenza stampa che ha fatto registrare una folta partecipazione, il Governo, la Città di Bellinzona e le FFS hanno presentato il progetto e gli investimenti per 360 milioni di franchi che permetteranno di garantire posti di lavoro per le future generazioni e una presenza industriale delle FFS per i prossimi 30-50 anni. Da subito è partito il dibattito e subito alcune cassandre hanno voluto dipingere la proposta come un imbroglio e una sconfitta. Per il PLRT è vero il contrario e a prevalere sono le opportunità.
Una nuova officina all’avanguardia e il rilancio dell’area attuale quale parco tecnologico con aziende e start up innovative che offrono al bellinzonese un’opportunità unica e irripetibile per una prospettiva di crescita. Attraverso questo nuovo polo della tecnologia e dell’innovazione – nel quale l’ente pubblico giocherà un ruolo decisivo (Città e Cantone) – si potranno attrarre nuove attività in un luogo privilegiato a 90 minuti dal polo economico di Zurigo. Proprio in considerazione della forte e vigorosa crescita della città sulla Limmat, la collaborazione strategica appena lanciata con la Greater Zurich Area permette di essere fiduciosi anche se il lavoro da fare sarà impegnativo e richiederà l’indispensabile intraprendenza.
Un plauso va dunque al Governo cantonale che ha saputo anche ottenere un finanziamento importante sul piano federale. E sappiamo quant’è difficile oggi ottenere risorse a livello federale… Spetterà ora alla politica cantonale approfondire il progetto nei prossimi mesi e analizzare quanto viene proposto. Per il PLRT è tuttavia importante che si parta dalla volontà – si spera condivisa da tutte le parti in gioco – di garantire la presenza industriale delle FFS nel nostro Cantone sul medio lungo termine abbinandola a un nuovo orientamento del sito attuale per un polo dell’innovazione a favore dunque di posti di lavoro qualificati.
Siamo di fronte a un investimento di 360 milioni di franchi, con quale il Cantone getta le basi per una presenza duratura delle FFS e per un polo tecnologico orientato al futuro sul suolo ticinese, garantendo così posti di lavoro di qualità per le future generazioni.