Caprara: “Lavoro prezioso del PLRT sul piano nazionale e sensibilità del governo per i Cantoni alpini”
Con decisione odierna, il Consiglio federale ha deciso di proporre al parlamento di rinunciare alla riduzione transitoria dei canoni d’acqua per l’energia idroelettrica da 110 a 80 franchi, soluzione proposta dal PLRT a suo tempo. Si tratta di una decisione importante, fortemente voluta dalla Conferenza dei governi dei cantoni alpini presieduta dal Consigliere di Stato ticinese Christian Vitta. Il PLRT ha giocato un prezioso ruolo sul piano nazionale a favore di questa decisione a difesa delle economie dei cantoni alpini e di un importante vettore energetico per la Svizzera come è l’idroelettrico.
La nuova legge sull’energia prevede che, entro il 2019, il Consiglio federale sottoponga all’Assemblea federale il disegno di un nuovo modello di mercato elettrico. Tuttavia, la proposta di ridurre a titolo generale, nel corso del periodo di transizione, il canone massimo da 110 franchi per chilowatt di potenza lorda (kW/lordo) a 80 franchi per kW/lordo era apparsa immediatamente ingiustificata. A livello politico, resta comunque urgente lavorare ad un riassetto di un mercato dell’energia elettrica in questo momento completamente distorto. In prospettiva, ad ogni modo – come condiviso anche dai governi cantonali di Uri, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona, Grigioni, Ticino e Vallese – un’eventuale riduzione dei canoni d’acqua non dovrà superare i 10 franchi per KW/lordo.
Argomenti credibili portano risultati!
Bixio Caprara, presidente PLRT, “Si tratta di un’ottima conferma dell’accresciuta sensibilità del Consiglio federale verso la Svizzera italiana, del buon lavoro di Christian Vitta sul piano nazionale e del fatto, che, quando si portano argomenti convincenti e credibili, si possono proteggere anche non scontati interessi regionali a favore della coesione nazionale”.