Un’audizione dei membri delle Autorità Regionali di Protezione (ARP)
in occasione dei rinnovi di potere nell’aprile 2021!
Signori Consiglieri di Stato,
Al preavviso negativo del Consiglio della magistratura per la rielezione di cinque procuratori in vista dell’imminente rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico ticinese, provoca in questi giorni un acceso dibattito
Stante l’art 5 del Regolamento della Commissione d’esperti indipendenti per l’esame e il
preavviso delle nuove candidature all’elezione dei magistrati, la valutazione del candidato avviene in funzione della sua idoneità a coprire la carica messa a concorso.
A questo riguardo vengono prese segnatamente in considerazione la personalità del candidato, la sua formazione e le specializzazioni, la sua esperienza professionale e la sua capacità a svolgere con serietà ed efficacia l’attività.
È dunque nella natura delle cose, che una verifica con detti criteri su più candidati porti ad un a graduatoria di idoneità, con un numero di candidati adeguati, e un altro no.
Escludere questi ultimi dallo svolgere la funzione per i quali si sono candidati è dunque nell’interesse della Istituzione (efficienza) e della popolazione per la quale l’istituzione opera (soddisfazione).
AGNA saluta quindi con piacere il preavviso della Commissione d’esperti e invita il Gran Consiglio, di tenerlo in grande considerazione nel momento in cui prenderanno le decisioni di loro competenza concernenti il rinnovo delle cariche dei nostri Procuratori Pubblici.
Al tempo stesso, AGNA invita il Consiglio di Stato a creare le premesse per l’istituzione di una commissione di esperti il cui compito sarebbe la verifica della idoneità dei membri delle Autorità Regionali di Protezione (ARP), in previsione della loro eventuale riconferma dopo le elezioni Comunali dell’aprile 2021
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Delle varie sezioni della Giustizia, quella delle ARP è la sezione a cui i cittadini fanno maggiormente capo. Piu o meno una metà di loro, già solo a causa dei divorzi.
Questi cittadini non sono criminali, non hanno commesso nessun reato e meritano una istituzione efficiente ed efficacie, molto di più dei cittadini che invece compiono reati finanziari e penali e che sono, per fortuna, una minoranza.
AGNA segnala da molto tempo lacune nelle prestazioni delle ARP.
Si va da Presidenti che incomprensibilmente delegano pratiche ai supplenti che non rispettano i requisiti di legge, a decisioni urgenti su diritti di visita prese dopo mesi e a volte anni risultando quindi inutili, a delegati comunali che brillano per la loro assenza vanificando il contributo della tanto difesa “prossimità”, al commissionare perizie genitoriali inutili, confuse e costose che per legge dovrebbero essere invece prese proprio dalla ARP stessa, e via di questo passo. L’elenco è lungo
Lacune note e anche riconosciute dal Consiglio di Stato e dal Parlamento, tant’è che, per porvi rimedio, da anni è in gestazione una riforma radicale.
Riforma che però ha incontrato resistenze di vario genere rivelatisi insormontabili.
Resistenze che, nonostante la recente decisione del Consiglio di Stato del 7 maggio di ri-orientare l’organizzazione di protezione con l’innovativa proposta di una nuova autorità giudiziaria specializzata nel diritto di protezione, non sembrano per nulla appianate.
I tempi per l’entrata in funzione di ARP efficienti ed efficaci saranno quindi ancora molto lunghi, e di conseguenza le lacune attuali si perpetueranno. E a farne le spese sarà l’utenza.
Una situazione inconcepibile per AGNA poiché se è vero che alcune lacune dipendono da impostazioni legali (istituzione amministrativa piuttosto che giudiziaria) e da risorse logistiche (mancanza di spazi e numero insufficiente di collaboratori), è anche vero che altre, ad esempio quelle che riguardano l’organizzazione del lavoro, la gestione ed il funzionamento, la convocazione e la direzione delle sedute e la decisione di provvedimenti cautelari urgenti dipendono anche molto dalle capacità dei funzionari.
Dal nostro osservatorio (Sportello di Consulenza attivo del 2007) possiamo affermare senza pericolo di smentita, che le prestazioni dei membri delle varie ARP non sono per nulla omogenee, e in parecchi casi, decisamente insufficienti..
Per porvi rimedio non occorre rivedere nessuna legge, è sufficiente una verifica delle prestazioni dei membri delle ARP e non rinnovare loro il mandato nel caso in cui la valutazione risulti insufficiente.
La prima occasione utile per una simile verifica coincide con le elezioni comunali dell’aprile 2021.
La LOC all’art 127 dice:
Art. 127 1Il periodo di nomina scade per tutti i dipendenti del comune, compresi quelli nominati durante il quadriennio, sei mesi dopo le elezioni comunali.
2Salvo proroga da accordare dal Consiglio di Stato, la riconferma è presunta se, entro quattro mesi dalle elezioni, il municipio non comunica al dipendente, precisandone i motivi, la mancata conferma; in ogni caso devono essere rispettati i termini di disdetta dell’art. 132.
3La mancata conferma può avvenire solo per giustificati motivi.
Se le regole per assumere e/o riconfermare i membri delle ARP sono chiare, meno chiaro è a chi compete la verifica delle loro prestazioni.
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Sollecitati su questo tema da AGNA in passato, i Comuni hanno risposto che a loro incombono solo competenze amministrative. Secondo loro la verifica compete a Consiglio di Stato, Gran Consiglio e Camera di protezione del Tribunale di Appello.
La Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di protezione del minore e dell’adulto (LPMA), al proposito è piuttosto silente, salvo all’Art. 8 Nomine al cpv 4 dice:
Solo i candidati ritenuti idonei dal Consiglio di Stato possono essere nominati nell’autorità regionale di protezione
Per noi una chiara attribuzione di competenza, non solo al momento della nomina, ma anche al momento della riconferma.
A noi però non risulta che in occasione dei rinnovi delle cariche nelle legislature passate sia mai stata fatta una simile verifica. Purtroppo.
Quindi, per quanto precede chiediamo al Consiglio di Stato se:
– Condivide la necessità e l’utilità di una verifica attitudinale dei membri delle ARP (Presidente, Membro permanente e loro supplenti, Segretario)
– Intende attivarsi per costituire, in concomitanza con il rinnovo delle cariche Comunali nell’aprile 2021, una Commissione d’esperti indipendenti per l’esame e il preavviso per la riconferma dei membri delle ARP in carica e delle eventuali nuove candidature
Con la speranza che alla nostra richiesta venga dato seguito, ringraziamo per l’attenzione e porgiamo distinti saluti.