Si pensava nel Rapperswil, ma la logica del campionato ha avuto la meglio. Primo nella stagione regolare e vincitore della finale di serie B, il Langenthal si presenta al cospetto dell’Ambri senza argomenti, considerando come la dirigenza abbia fatto capire che non interessa il posto in A per motivi economici e di struttura. Cappello a dirigenze che sanno fare il passo secondo la gamba e non accecano con proclami falsi i propri tifosi, come spesso accade in quel della Valascia. Da anni noi scriviamo che chi perde la finalina dei Play-Out deve retrocedere senza se e senza ma e deve salire il primo della B, se non può o non vuole per giustificati motivi, si andrà ad esclusione. Questo stato di cose è una farsa e permette a squadre che non hanno più i mezzi economici e anche strutturali di giostrare in A solo per motivi imputabili ad altri. Assisteremo dunque alle 4 partite-farsa, certo perché anche tecnicamente una squadra di A, seppur debolissima, non dove temere la migliore della B. E poi tutti felici, con una dirigenza bianco blu che annuncierà il solito debito milionario di gestione e proclamerà in maniera maestosa all’inizio della nuova stagione che quest’anno sarà l’anno del titolo o di certo Play-off.
Allora permetteteci di essere delusi dal fatto che prima dello sport arrivino altri motivi extra-spotivi che permettono ad una o all’altra squadra di mantenere il posto in A senza alcun merito sportivo. Perché è un dato di fatto che di meriti sportivi i leventinesi non ne hanno alcuno! (ETC/rb)