Noi torniamo sempre sul tema, caldo e appassionante, che dovrebbe essere il trattore della nostra economia dove di riflesso il primario ne dovrebbe trarre benefici immensi come anche l’artigianato e la vendita di prodotti in genere. In ogni comune grande o pseudo grande la rincorsa ad assumere un animatore turistico, dispensando oneri finanziari importanti, senza che se ne tragga i benefici sperati. Inutile assumere un animatore turistico e poi non dare a lui i mezzi finanziari per promuovere. Ma la domanda spontanea che ci viene da porci è la seguente: si è appena ristrutturato l’organizzazione di Ticino Turismo e ora, proprio ora i comuni e le regioni tendono a creare dei doppioni. Le motivazioni possono essere solo due: o li attuali OTR regionali non funzionano, o meglio i direttori degli stessi non si sono aggiornati ai nuovi parametri imposti dal turismo in genere, oppure i comuni, vuoi per rendere più dolci i vari progetti aggregativi ancora in corso o per meri scopi elettorali stanno investendo in questa nuova figura. Con quali risultati non ci è dato da sapere. Ritorniamo al solito discorso dei cerottini, un colpo qua e un colpo là, invece di affrontare per le corna il problema. Non funziona la OTR, semplice visto che sono i comuni a finanziarle con tasse, sovvenzioni e quote varie hanno pure il pallino in mano per dire la loro e depoliticizzare quelle cariche che costano ma non portano i frutti (in venti anni in Ticino si sono persi 1 milione di pernottamenti). Invece di assumere nuovi animatori che si raggruppino le forze e si vada come al punto precedente; assumere persone legate al territorio ed entusiaste del luogo dove abitano, magari dando in mano ai professionisti della comunicazione i messaggi che si vogliono divulgare. Abbiamo l’impressione, che per non sbilanciare i vari equilibri partitici e altro va bene così; facciamo il turismo fai da te che di certo andremo lontani …. Illusi !!! (ETC/rb)