Forse è il momento di riflettere sul nostro consumismo, molte volte fine a se stesso. Pensiamo che oggi, 7 maggio, le nostre risorse naturali interne sono finite, segno che da domani dobbiamo attingere a risorse naturali estere, sottraendo agli altri risorse naturali unicamente per garantirci un consumismo estremo e molte volte inutile. Quest’anno questa giornata cade ben 20 giorni prima rispetto al 2024, e se continuiamo su questa falsa riga il mondo sarà strizzato e dovremo cadere tutti nel periodo medioevale, dove luce, elettricità, acqua, beni alimentari ecc non ve ne saranno più. Molta responsabilità alle autorità che sostengo iniziative come l’auto elettrica, il più grande flop del secolo, solo per compiacere ad un imprenditoriato che non riesce più a distinguere consumi necessari e consumi inutili, anzi dannosi. E dire che la popolazione Svizzera ha un’impronta ecologica tra le più alte al mondo. E’ calcolato che il 20% di questo consumismo è imputabile alla popolazione, mentre il rimanente 80% dipende da decisioni politiche e investimenti in ambiti sistemici.
Allora cerchiamo di rimboccarci le maniche e iniziamo noi, individualmente a fare qualcosa per allungare sempre di più il Overshoot, ne va della nostra stessa esistenza, a meno che in futuro, molto prossimo, non mangeremo più una bella luganiga, ma ingoieremo una pastiglia con sapore di luganiga. Uomo avvistato mezzo salvato…
D’altra parte ci aspettiamo che anche la politica la smetta di voler favorire solo i ricchi, incitandoli a produrre per guadagnare di più, a scapito della popolazione; anche loro saranno responsabili (e lo sono già) del degrado del nostro habitat naturale.
(ETC/rb)