Inutile che il CdS del DS su Facebook esce con una sortita che l’assistenza va chiesta non perché se ne ha diritto ma solo se non si riesce con i propri mezzi. Continua il Consigliere di Stato che il paese va male perché l’assistenza viene usata con troppa leggerezza. Quando leggiamo queste esternazioni da chi dovrebbe risolvere i problemi invece di semplicemente elencarli, ci viene spontaneo da domandarci se siamo noi popolazione fuori osto oppure lui non si rende conto del mondo reale. Il mondo reale non è quello di Facebook o quello ovattato del loro mondo che oggi decidono di andare a sciare e ci vanno senza alcuna preoccupazione. Leggere quelle righe su Facebook, rabbrividisce della insensibilità e leggendo tra le righe sembra quasi che questi oltre 8000 in assistenza siano degli incapaci e anche approfittatori. Ci rivolta lo stomaco a pensare di tutti questo, anche se certamente vi sono abusi, e se vi sono abusi la colpa nuovamente va data alle autorità che approvano questi abusi senza nulla modificare. Ma la realtà in Ticino non sono questi 8000 e più ufficialmente in assistenza ma su 330 mila abitanti almeno 160 mila hanno problemi veri e hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Per fortuna vi è ancora la generazione dei nonni, che in un momento favorevole ha potuto risparmiare qualcosa e ora aiuta i propri figli quarantenni, ma quando anche queste risorse saranno finite come penserà di agire lo stesso politico che si troverà almeno 50 mila persone in stato di indigenza. Certo il salario minimo per vivere è fissato in frs 1200 al mese. Siamo concreti e fissiamo il salario minimo a frs 3’000 per vivere al limite della decenza e la fotografia del nostro cantone assumerà toni drammatici. Ma lo sanno loro questo? Bisognerà farglielo capire non votandoli più e ricevendo garanzie da chi vorrà la poltrona di ministro !!!
La fotografia è stata scattata nel settembre 2014 all’entrata di un grande magazzino di S. Antonino (Ticino non Borundi)