L’estate della pizzeria BRO dei fratelli Tutino porta in tavola peperoncini verdi, zucchine e fiorilli, melanzane, tonno e alici di Cetara e rende omaggio alla storia di uno dei quartiere più antichi di Napoli.
La Chiesa di Sant’Eligio e le torri aragonesi di via Marina suggeriscono i nomi delle nuove pizze di Ciro Tutino: sono proposte concrete e gustose, rimandano a ricette radicate e amate ma con un guizzo di modernità e ricerca. IL classico sapore della pasta alla Nerano, condita con zucchine fritte e Provolone del Monaco e basilico sulla pizza “Nerano ma non troppo” acquista profumo e gusto inaspettati con l’aggiunta di fiori di zucca e polvere di arancia.
La classica parmigiana di melanzane, da Bro è servita sulla pizza “Stracciata”e poi arricchita dal gusto fresco di cubetti di formaggio primo sale; ancora, la “Marinara di papà” prevede l’impiego di due pomodori: datterino giallo e pomodorino del Piennolo del Vesuvio con aglio e origano di altissima qualità con l’aggiunta di bietola, olive nere di Gaeta e filetti di tonno rosso di Cetara.
Alla Chiesa gotica di Sant’Eligio Maggiore, poco distante dalla pizzeria, è dedicata una pizza a base di peperoncini verdi saltati in padella con pomodorini, provola, salsiccia a punta di coltello e caciocavallo Moscione aggiunto dopo cottura.
Alle due torri aragonesi che facevano parte della cinta muraria del castello del Carmine, Torre Brava e Torre Spinella, punto d’accesso alla prigione per i condannati a morte dove è stata reclusa la rivoluzionaria Eleonora Pimentel de Fonseca nel 1799, sono dedicati due battilocchi, l’antica pizza fritta ripiena: Torre Brava rivela un ripieno di baccalà, pomodori, olive, capperi, aglio e prezzemolo; Torre Spinella zucchine, stracciata di vaccino, bottarga di tonno rosso e nocciole.
La ricerca a partire dalle ricette tradizionali investe anche la sezione antipasti: il classico arancino è sostituito da una versione ispirata alla zuppa di cozze del giovedì santo, con acqua di mare, pomodoro san Marzano, un ripieno di cozze e la panatura dorata realizzata con polvere di fresella.
Nella nuova carta estiva di Bro non mancano le pizze tradizionali e le ricette che ormai sono divenute classiche. Dall’estate 2020 la pizzeria gode di uno spazio all’aperto nel cuore di piazza del Carmine che si aggiunge alle due belle sale interne.
BRO è la pizzeria di Ciro e Antonio Tutino in piazza Mercato, una delle piazze più emblematiche di Napoli, la piazza simbolo del popolo, il luogo del mercato sin dai tempi dei sovrani Angioini, e della storica rivolta di Masaniello. In questa piazza antica e popolare, BRO è uno spazio contemporaneo progettato in ogni più piccolo dettaglio per dare un’esperienza di pizza che coniuga estetica e sostanza. Un progetto che guarda lontano, giovane ma con alle spalle un solido bagaglio di esperienze. Figli di Michele Tutino, Ciro e Antonio, rispettivamente classe 1992 e 1998, rappresentano la quinta generazione di una famiglia storica di pizzaioli napoletani. Nonno Ciro, con il fratello Giuseppe, dal 1960 sforna pizze a Porta Nolana, cuore verace della Napoli più popolare. Papà Michele gestisce invece la pizzeria Tutino Galante a San Giorgio a Cremano, immediata periferia est della città, dove Ciro e Antonio si sono formati, prima al forno e poi al banco proprio come vuole la tradizione. Ma la storia dei Tutino comincia ancora prima, con Giuseppe Tutino (nonno di Ciro e Giuseppe), padre di Michele che sposò Nunzia, appartenente alla famiglia dei pizzaioli Marigliano, che faceva la pizza “ogge a otto” ovvero con quel sistema di credito per il quale l’avventore poteva sfamarsi e pagare la settimana successiva. Quella dei Tutino è una pizza della più schietta tradizione partenopea, senza fronzoli, “fine di pasta”, proposta a prezzi popolari. Nella pizzeria di Porta Nolana, si mangia ancora la “pizza a libretto”, il più tipico street food napoletano.
Bro pizzeria
Napoli, Piazza Mercato 222/B
T. +39 3347640532
Aperta a pranzo e cena