Chi possiede un’animale da compagnia, spesso e volentieri, non lo ritiene solo un animale, ma un membro a tutti gli effetti della famiglia e per esso, nonché per la sua salute, spende anche cifre importanti.
A titolo d’esempio, secondo un articolo di Comparis.ch, apparso il 31.08.2018, in Svizzera una famiglia su quattro possiede un gatto e il loro numero a livello nazionale si attesta a 1,4 milioni.
In Ticino, secondo l’Ufficio del veterinario cantonale, si parla si 25’000 cani e 30’000 gatti.
Rispetto al passato, e proprio per questo cambiamento sociale verso la cura degli animali, la loro media di vita di è alzata notevolmente.
Sempre secondo l’Ufficio federale di statistica gli Svizzeri spendono 1,5 miliardi di franchi per i loro animali domestici e di questa cifra, ca. 600 milioni, sono riservati ai servizi, per la maggior parte riguardanti il veterinario.
C’è anche chi parla ormai di “Pet Economy”. Ansa.it riportava nel 2017 cifre per un business da oltre 9,9 miliardi di euro tra accessori, cibo e spese veterinarie per gli animali da affezione. Ciò attesta la sempre maggior importanza che gli animali da compagnia hanno assunto nella vita quotidiana dei loro padroni.
Anche nel rapporto Eurispes 2018 si evidenzia come ci sia una maggior tendenza dei proprietari di animali da compagnia o sportiva a ridurre le proprie spese personali in favore di quelle per il proprio animale (32%).
Non va inoltre sottovalutato anche il ruolo sociale che l’animale da compagnia svolge, favorendo la socializzazione e il movimento (in particolare per i proprietari di cani) e, in generale, contribuendo al benessere psicofisico degli esseri umani. I benefici per la salute delle persone sono comprovati.
Con la presente mozione si chiede dunque al lodevole Consiglio di Stato di introdurre una deduzione fiscale per un importo massimo di CHF 300.- (franchigia CHF 50.-) – e conseguentemente una voce nella dichiarazione fiscale – delle spese veterinarie e dei farmaci per gli animali da compagnia o pratica sportiva prescritti da un veterinario che opera su suolo cantonale.
Onde evitare abusi al riguardo, per potere ottenere tale detrazione fiscale si dovrà dimostrare che l’animale è legalmente posseduto tramite una di queste opzioni:
a) numero microchip
b) certificato del proprio veterinario di fiducia che attesti anche eventuali passaggi di proprietà, qualora ne fosse a conoscenza
c) registrazione volontaria tramite autocertificazione (formulario scaricabile dal sito del Cantone – veterinario cantonale) da parte del contribuente che si impegna nella detenzione giuridica dell’animale da compagnia
In particolar modo, per quel che riguarda il punto a) si ricorda che l’obbligo vige solo per i cani e non per i gatti. Anche se per il Consiglio Federale, il fatto che non abbiano il microchip, non lo ritiene un problema – in particolare per potenziali epizoozie data dalla mobilità maggiore di questo animale – è innegabile che ciò indurrebbe molti proprietari a microchippare il proprio micio.
È indicativo infatti che la Società Svizzera dei Veterinari abbia infatti più volte lanciato azioni speciali proprio per sensibilizzare i possessori di felini sull’importanza di dotarli di microchip.
Spese veterinarie riconosciute che danno luogo alla detrazione fiscale:
a) le prestazioni professionali rese dal veterinario
b) l’acquisto di medicinali veterinari prescritti e/o acquistati presso il veterinario
c) analisi di laboratorio
d) interventi presso studi/cliniche veterinarie
La ricevuta di queste prestazioni farà testo per la deduzione fiscale unicamente con l’attestazione – corredata da logo o timbro dello studio veterinario – che il possessore dell’animale da compagnia o per pratica sportiva andrà a richiedere.
Prevedere sanzioni se presentate documentazione giuridica e spese veterinarie false:
a) da 50.- a 300.- per indebita detrazione fiscale
b) da 50.- a 300.- per mancata regolarizzazione del possesso dell’animale da compagnia o pratica sportiva
Lara Filippini (UDC-LaDestra),
Sabrina Aldi (Lega), Giovanna Viscardi (PLRT), Tamara Merlo (Verdi-indipendente), Sara Beretta Piccoli (PPD), Gianrico Corti (PS)