Nell’interrogazione 91.17 che ho presentato in data 5 maggio 2017 e intitolata “La scuola media è davvero uguale per tutti?” affermavo che “il capo dell’Ufficio dell’insegnamento medio (…) ritiene plausibile il fatto che nella sede di Tesserete gli studenti rinuncino al latino perché perderebbero altrimenti il bus per tornare a casa”.
Nella risposta a tale interrogazione, il Consiglio di Stato dichiarava che, in alcuni casi, nell’ambito delle lezioni facoltative, non si poteva garantire il trasporto pubblico scuola-domicilio agli allievi, i quali in questo modo si trovavano effettivamente disincentivati a frequentare tali corsi (più precisamente: “a mente del Consiglio di Stato non è comunque errato affermare che la mancanza del trasporto scolastico per il rientro a casa dopo le ore opzionali fuori griglia possa costituire un elemento che influenza questa scelta”).
Certamente stiamo parlando di un insegnamento facoltativo, tuttavia non va dimenticato che stiamo facendo riferimento comunque ad un percorso di scolarità obbligatoria, il quale dovrebbe quindi prestare particolare attenzione all’uguaglianza di possibilità di ciascuno allievo. Presumo che si possa anche concordare con il principio secondo cui l’offerta didattica nella scuola dell’obbligo non debba essere intralciata da fattori come il diritto dell’allievo a …tornare al proprio domicilio.
Con la presente mozione si chiede che, qualora la scuola fosse costretta a prevedere delle lezioni fuori orario, il trasporto pubblico casa-scuola-casa sia comunque sempre garantito, anche al di fuori della normale griglia oraria.
Massimiliano Ay
Partito Comunista