Lo sviluppo degli antibiotici rientra tra i progressi più importanti della medicina moderna. Tuttavia, il loro impiego eccessivo e in parte inappropriato, ha permesso l’aumento di batteri resistenti ad essi. A destare preoccupazione è soprattutto l’aumento della resistenza a importanti gruppi di antibiotici e della presenza di germi multiresistenti.
Lo sviluppo di resistenze agli antibiotici è dovuto a vari fattori, il più importante dei quali è senza dubbio l’impiego eccessivo e tavolta inappropriato che ne viene fatto sia nella medicina umana e veterinaria che nell’agricoltura.
Nell’ambito della medicina veterinaria, nel 2006 in Svizzera è stato introdotto il controllo costante della situazione della resistenza negli animali da reddito. Da allora, in collaborazione con il Centro per le zoonosi, le malattie animali di origine batterica e la resistenza agli antibiotici (ZOBA), l’ Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sorveglia l’antibioticoresistenza prelevando campioni rappresentativi dagli animali da reddito sani alla macellazione. I risultati di quest’attività di monitoraggio dimostrano che lo sviluppo di resistenze è in progressione. Benché la situazione si possa considerare migliore rispetto a quella di molti Paesi europei, è preoccupante soprattutto l’aumento di resistenza nei confronti di alcuni gruppi di antibiotici importanti come pure l’aumento di germi multiresistenti, come gli MRSA (stafilococco aureo resistente alla meticillina). Per meglio valutare il rischio a livello dei consumatori, nel 2014 è stato introdotto un programma che prevede la ricerca di batteri resistenti nella carne presente sul commercio al dettaglio. Nel 2014 sono stati i prelevati dei campioni di carne di pollo di provenienza svizzera ed estera. Il Laboratorio cantonale ha contribuito svolgendo una campagna di analisi specifica, volta all’isolamento di patogeni dalla polleria e alla determinazione delle resistenze sugli isolati.
Basi legali
L’Unione professionale svizzera della carne (UPSC), ha stabilito dei criteri microbiologici basati su una buona prassi procedurale nell’amibto del controllo autonomo. Tali criteri sono attualmente disponibili sotto forma di valori indicativi nella linea direttiva specifica. Gli stessi valori indicativi sono stati ripresi nell’allegato della lettera informativa n. 173 pubblicata dall’Ufficio federale della sanità pubblica nel dicembre 2013 e il loro superamento indica una diminuzione del valore della derrata (artt. 8, 47 e 49 dell’Ordinanza sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso – ODerr)
Descrizione dei prelievi
I prelievi sono stati eseguiti in relazione al programma nazionale di sorveglianza sugli antibiotici. Nei mesi di giugno ed agosto sono stati prelevati dalla vendita al dettaglio 14 campioni di carne fresca di pollo refrigerata e preimballata. Si trattava di petti di pollo e sminuzzato di pollo, di provenienza svizzera (10 campioni) ed estera (4 campioni).
Metodiche e parametri determinati
Internamente sono stati ricercati parametri microbiologici basati su una buona prassi procedurale (Germi aerobi mesofili, Escherichia coli e Enterobatteriacee) e batteri patogeni quali Salmonella e Campylobacter.
Le analisi sulla resistenza agli antibiotici sono state eseguite in esterno dal ZOBA. Sono stati ricercati diverse tipologie di batteri resistenti:
• Escherichia coli (germi normalmente presenti nella flora intestinale) produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) e beta-lattamasi AmpC (AmpC). Questi enzimi neutralizzano gli effetti di antimicrobici quali penicilline e cefalosporine, che sono definiti come antimicrobici di importanza cruciale in medicina umana e veterinaria.
• Escherichia coli produttori di carbapenemasi, ovvero batteri che non reagiscono ai carbapenemi, antibiotici di ultima risorsa
• ceppi MRSA (stafilococco aureo resistente alla meticillina) che sono tra i principali agenti patogeni resistenti associati alle infezioni ospedaliere negli ultimi decenni.
Inoltre i ceppi di batteri patogeni rinvenuti nella carne, sono stati inviati al NENT (centro nazionale di referenza per batteri enteropatogeni) per una tipizzazione ed un’analisi di resistenza agli antibiotici: Eritromicina (antibiotico macrolide), acido nalidixico (antibiotico chinolonico) e tetracicline.
Risultati e discussione
Risultati
2 campioni di pollo estero sono risultati non conformi per l’eccessiva presenza di germi aerobi mesofili, indicatori generici dello stato igienico.
In 9 campioni è stata rilevata la presenza del battere patogeno Campylobacter spp mentre Salmonella non è stata trovata in nessuno dei 14 campioni. I ceppi di Campylobacter sono stati inviati al NENT e 6 di essi sono risultati resistenti agli antibiotici acido nalidixico e/o alle tetracicline.
In 12 campioni (86%) sono stati riscontrati E. coli che producono ESBL/AmpC. Non sono invece stati identificati né E. coli resistenti ai carbapenemi né ceppi MRSA.
Discussione
La quota dei campioni contaminati da Campylobacter è risultata molto alta, del 64%. In una campagna condotta nel 2009 la contaminazione da Campylobacter era risultata del 28%. È da ricordare che il pollame rappresenta uno dei principali serbatoi delle diverse specie di Campylobacter e la contaminazione della carne avviene durante la macellazione. La campilobatteriosi rappresenta la zoonosi più frequentemente riportata in Europa negli ultimi anni e i risultati di questa campagna confermano che la carne di pollo rappresenta un rischio elevato di infezione. Il fenomeno della farmaco-resistenza da parte delle varie specie di Campylobacter è in aumento in Europa e i dati relativi alle resistenze comunicati dal NENT confermano questo trend negativo.
La presenza nel 86% dei campioni di E. coli produttori di ESBL/AmpC è un dato che deve allarmare e che dimostra che l’uso di antimicrobici negli animali da produzione alimentare rappresenta un fattore di rischio per la diffusione di questi ceppi batterici.
I Consiglieri federali Alain Berset e Johann Schneider-Ammann intendono riunire gli sforzi per combattere le resistenze agli antibiotici e lanciare un programma nazionale che poggi su un vasto consenso. L’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP è stato incaricato, insieme all’Ufficio federale di veterinaria UFV e a quello dell’agricoltura UFAG, di elaborare entro il 2015 una strategia e, in base ad essa, di allestire un programma sulle resistenze agli antibiotici. È prevista una stretta collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente UFAM, i Cantoni e le cerchie interessate.